Vi raccontiamo le «incredibili avventure» della famiglia Verdini

Famiglia Verdini

Il patteggiamento di Diletta Verdini, primogenita di Denis, è solo l’ultima di una serie di notizie riguardanti la famiglia Verdini, le cui avventure sono spesso presenti nelle principali testate della cronaca nazionale. Abbiamo voluto realizzare un’analisi dagli spunti sociologici della famiglia Verdini con l’obiettivo di conoscerli meglio, dato che in Italia l’articolo 29 della Costituzione sancisce che la famiglia rappresenta una società naturale, nonché uno dei valori fondamentali, come ci ricordano continuamente.

Partendo dal papà Denis per poi dedicarci ai figli Diletta, Tommaso e Francesca, con Ultima Voce abbiamo ricostruito la storia di una delle famiglie più influenti (e controverse) d’Italia.

Denis Verdini: un solo uomo, infiniti ruoli

Per quei pochi rimasti in Italia a seguire la politica, Denis Verdini è sicuramente un personaggio conosciuto. Per chi non lo conoscesse, ve lo presentiamo. Nato l’8 maggio 1951 a Fivizzano, in Toscana, Denis Verdini nel corso della sua vita è stato uno studente, un laureato, un imprenditore, un docente di storia delle dottrine economiche, un banchiere, un politico, un parlamentare, un marito (due volte) e un papà (tre volte). Inoltre, è stato anche un imputato, un condannato, un patteggiatore e un assolto (non per tutti i capi d’imputazione, ma sicuramente dall’accusa di essere un massone, un’altra affascinante storia che in questo contesto non avrebbe l’attenzione e il riconoscimento che merita).

Entrare nel merito della vita di Denis Verdini è un’impresa estremamente ardua, dato che la sua biografia sembra quella di un personaggio cinematografico. Per provare a dare un senso di coerenza (anche se, come ha dichiarato a La7  in un poetico servizio dal titolo Sulle tracce di Denis Verdini, il ‘costituente’, «la coerenza è la forza degli sciocchi») alla sua personalità, potremmo cominciare dal suo stile. Inutile negarlo, Denis Verdini ha stile da vendere: sempre elegante, posato e con l’accento toscano, il capostipite della famiglia Verdini può contare su quello che il sociologo Pierre Bourdieu chiama capitale sociale, ossia l’insieme delle conoscenze e delle relazioni che costituiscono un vero e proprio capitale nella vita dell’individuo.

In effetti, ripercorrendo la sua carriera politica, cattura l’attenzione proprio il giro di amicizie dell’ex parlamentare, che oggi si trova in carcere a Firenze perché (in maniera assolutamente coerente con il suo lifestyle) ha evaso gli arresti domiciliari per andare a cena fuori a Roma. Comunque, ai domiciliari Verdini si trovava per scontare una condanna a 6 anni e 6 mesi per bancarotta fraudolenta. Purtroppo, le disposizioni della Magistratura hanno limitato le sue spiccate capacità sociali e non è potuto nemmeno intervenire al funerale dell’amico di una vita Silvio Berlusconi.

Da un punto di vista, Denis Verdini ha vissuto la sua vita da uomo libero e non scavalca il libero arbitrio altrui, dato che, come lui stesso ha dichiarato su La7, nella sua carriera da parlamentare non ha mai votato una sfiducia individuale o a favore di un’autorizzazione a procedere. Verdini è anche un uomo innamorato della seconda moglie Simonetta Fossombroni, mamma del secondogenito Tommaso e dell’ultimogenita Francesca, che lo ha reso suocero del Ministro dei Trasporti Matteo Salvini. Insomma, la vita di Denis Verdini è stata ed è tuttora piena di avvenimenti, ma siamo sicuri che, come tutti i padri amorevoli del mondo, il suo tesoro più prezioso sono i tre figli Diletta, Tommaso e Francesca.

Le avventure della famiglia Verdini: l’impresa senza senso di Diletta

Diletta Verdini è la primogenita di Denis, avuta dal suo primo matrimonio. Di Diletta purtroppo non conosciamo molto, se non che probabilmente dispone di un capitale sociale simile a quello del padre e che ha appena patteggiato perché si è finta avvocato ai danni di una badante straniera, che ha chiamato la trasmissione Le Iene per denunciare ciò che stava subendo. La prima domanda che viene da porsi è: perché Diletta? Che senso ha avuto questa vicenda se non quella di danneggiare clamorosamente una reputazione?



Tutto ha inizio con il servizio delle Iene intitolato Smascheriamo una finta avvocata, in cui viene accolta la segnalazione di Mariana, una badante rumena che fino al 2016 era stata in servizio presso una famiglia che non ha pagato tutto il lavoro da lei svolto. Così, Mariana cerca assistenza legale e la trova nella sua conoscente Diletta, che le consiglia di avviare una causa e rassicura Mariana sul fatto che seguirà personalmente il processo. Da questo momento in poi, prendono vita le azioni di Diletta, su cui risulta difficile porre un nesso logico.

Per cominciare, Diletta asserisce alla signora Mariana di essere un’avvocata, dichiarazione risultata in seguito infondata. Dopodiché, continua a rassicurare la sua “cliente” sul fatto che sta seguendo personalmente la causa e, come segnalato nel servizio de Le Iene, si fa consegnare da Mariana una cifra che si aggira sui 400 euro. In seguito, per placare la legittima insistenza della parte lesa nel chiedere degli aggiornamenti sul processo, Diletta, o chi per lei, produce una sentenza falsa del Tribunale di Firenze, in cui c’è scritto che il giudice ha deciso di disporre un risarcimento danni di circa 4.000 euro in favore di Mariana.

Ovviamente Mariana è lieta della notizia riportata da Diletta, il problema è che il tempo comincia a passare e sul suo conto non arriva nessun bonifico. Allora Mariana, esasperata dalla situazione, prova a contattare la redazione de Le Iene, che decidono di aiutarla a capire che cosa sta succedendo. Per tutta la durata del servizio, il volto di Diletta è oscurato, solo in seguito si scoprirà che la finta avvocata, figlia di un noto politico, è proprio lei. Il servizio si conclude in maniera surreale, con Diletta che offre 20.000 euro alla signora per non far mandare in onda l’inchiesta.

Per questo ci chiediamo: Diletta, perché montare questa scena inutile, per soldi? Non sembra abbia senso questa risposta, se si è a disposizione di 20.000 euro da utilizzare per non fare una brutta figura davanti all’Italia, perché rovinarsi la reputazione in questo modo? Per prendere 400 euro alla signora Mariana? Veramente un’impresa senza senso. Alla fine, Diletta ha patteggiato un anno per i reati di tentata truffa e falso, mentre per il risarcimento della parte lesa, quello reale questa volta, si dovrà attendere ancora perché il patteggiamento non include la responsabilità civile del procedimento a carico di Diletta Verdini.

Tommaso Verdini, il “ribelle” degli ambienti benestanti fiorentini

Tommaso Verdini è il secondogenito di Denis. Classe 1990, sin da bambino Tommaso ha frequentato gli ambienti della “Firenze bene” e ha avuto la fortuna di ricevere un’impeccabile formazione accademica. Come il papà Denis, anche Tommaso è un personaggio dai molti ruoli: uno studente in grado di fornire giustificazioni epiche (sembra che «ho partecipato ad un pranzo di famiglia ad Arcore con Berlusconi» sia rimasta impressa nella mente dei suoi professori), laureato, giornalista pubblicista, imprenditore, papà, imputato, patteggiatore e anche amico festoso.

Nel 2015 salì alla ribalta della cronaca nazionale l’episodio in cui Tommaso, dopo aver ricevuto una multa per divieto di sosta (aveva parcheggiato il suo suv nella centrale Piazza Strozzi a Firenze) e un fermo con le ganasce per il veicolo, ha deciso di staccarle, riprendendo il suo suv e guidandolo col ruotino di scorta. Al ribelle Tommaso (tanto ribelle da essere addirittura iscritto al Partito Democratico per un periodo della sua vita) questo gesto è costato una denuncia penale per furto, ma è recentemente che si è tornato a parlare del secondogenito della famiglia Verdini, che oggi è indagato nell’ambito di un’indagine sulle commesse Anas, in cui è ipotizzato per Tommaso anche il reato di corruzione.

Questa vicenda riguarda la rete di consulenze e la torta degli appalti pubblici oggetto dei bandi dell’Anas. Nel particolare, gli inquirenti hanno concentrato le loro attenzioni su una gara da 180 milioni di euro per l’affidamento dei lavori correlati al risanamento e alla messa in sicurezza delle gallerie. L’indagine, avviata lo scorso anno dai pubblici ministeri di Roma, ha portato all’emissione della misura cautelare domiciliare per il secondogenito di casa Verdini (in realtà anche Denis è nel registro degli indagati per questo affaire) in virtù della sua società Inver, che secondo l’accusa favoriva una serie di ditte nel partecipare e vincere le gare dell’Anas, grazie all’accesso a informazioni riservate. Le indagini della Magistratura sono ancora in corso.

In questo caso, l’unica riflessione è sullo spreco delle possibilità di Tommaso: in un Paese dove la povertà educativa rappresenta una delle principali piaghe sociali, avere la fortuna di ricevere la formazione di Tommaso per poi limitarsi a vivere agli arresti domiciliari è davvero un paradosso.

Francesca Verdini, l’ultimogenita che ha conquistato il cuore di Matteo Salvini

Maria Francesca Verdini Fossombroni è l’ultimogenita di Denis e Simonetta. Classe 1992, Francesca è Dottoressa in Economia e Direzione delle Imprese e si è laureata alla Luiss Guido Carli di Roma. Inoltre, dal 2019 ha una relazione sentimentale con il Ministro dei Trasporti Matteo Salvini, che Francesca considera «l’amore immenso della sua vita». Senza soffermarci sul perché Matteo Salvini riesca a conquistare donne intelligenti e oggettivamente bellissime, Francesca rispetto ai suoi fratelli ha una biografia più lineare, l’unico dettaglio che ci lascia un po’ perplessi è proprio il fatto di essere totalmente e autenticamente innamorata del vicepremier.

Infatti, basta aprire il profilo Instagram di Francesca per confermare l’amore che prova nei confronti di Salvini. Senza dubbio, Francesca ha avuto la capacità di guardare oltre ciò che il personaggio di Salvini rappresenta, dato che lo considera «l’uomo migliore del mondo». Chissà, magari è vero che un lato del vicepremier sia quello dell’uomo migliore del mondo, certo è che l’amore vero quando c’è è sempre gradito, quindi non possiamo che augurare a Francesca e Matteo di continuare a nutrire questo amore che sembra essere così invincibile.

Insomma, sicuramente la vita famigliare dei Verdini non è noiosa e noi non vediamo l’ora di conoscere le loro nuove avventure, siamo sicuri che nel futuro troveranno il modo di stupirci ancora.

 

 

Aurora Colantonio

 

 

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