Dopo 30 anni di età le GIF continuano a riempire il mondo del web. Colorate, divertenti, ricche di meme, con effetti o senza.
Cosa sono le GIF?
GIF sta per Graphics Interchange Format. Sviluppate nel 1987 da CompuServe, il suo successo è dovuto alla possibilità di poter creare immagini animate. Il numero massimo di colori che possono essere visualizzati è di 256, che non sono moltissimi ma è utile sapere che le dimensioni dei file sono molto ridotti.
Le prime GIF presero il nome di 87a, successivamente fu realizzata una versione più avanzata la 89a. L’ultima versione si differenziava dalla prima per poter supportare la trasparenza delle immagini.
Quando il World Wide Web si diffuse, il formato di queste immagini in movimento divenne un formato molto usato sui siti internet assieme al formato JPEG.
Da: graphicmama.com
Le GIF e i social network
Tra le prime piattaforme per comunicare online ricordiamo MSN, dove presero piede i primi smile animati. Sorpassato poi grazie a Facebook che spopolerà con simpatiche animazioni vettoriali. Solo recentemente il colosso dei social networks ha introdotto la possibilità di sceglierne tra le più popolari oppure cercarne altre all’interno delle finestre delle chat.
Notando il successo di questo aggiornamento, basti pensare che nell’ultimo anno, sono state utilizzate 13 miliardi di GIF. Facebook così le ha introdotte anche nella sezione dei commenti dei post.
Non solo quest’ultimo è ricco di GIF, possiamo trovarne in grande quantità anche su Tumblr e Twitter.
Da: Tumblr.com
Curiosità
Esistono diversi siti internet che offrono una vasta varietà di immagini animate, tra questi possiamo trovare GIPHY.
Nato nel febbraio 2013 da Alex Chung e Jace Cooke, il sito ha avuto una notevole crescita già dai primi giorni dalla sua nascita. Per gli amanti di queste immagini animate, c’è anche la possibilità di crearne personalmente. Per esempio GIPHY CAM è un applicazione che consente all’utente di personalizzare la propria immagine animata, aggiungendo filtri o effetti speciali.
Elena Cremonesi
Da: Tumblr.com