LE FALSE BIOGRAFIE DI UOMINI ILLUSTRI: Wanna Marchi

Carlo Negri

Di Carlo Negri

 

 

“il giorno 2.09.1942 i sigg Van Daan hanno litigato da matti. Il motivo era talmente futile che e meglio lasciare perdere. il giorno stesso scoprirono che Peter leggeva un libro, che leggeva la madre, per adulti. Quando il padre sig. van Daan lo scopri’, lo puni e lo rinchiuse in soffitta per tre mesi.”

Tratto dal diario di Anna Frank

La terra era scossa dalla sciagura della guerra.

Anna Frank, quel due settembre del 1942, dal suo diario, narrava le vicende della famiglia Van Dann incurante del fatto che, quello stesso giorno, in un paesino dell’Emilia e più precisamente Castel Guelfo Bolognese, veniva alla luce una donna destinata a cambiare il mondo, destinata a rivoluzionare l’economia italiana scuotenola dalle radici, una donna che prese una materia prima povera e la trasformò in oro.

Questa donna, che nasconde in sé forse dei poteri alchemici, era conosciuta come Wanna Marchi.

Wanna Marchi l’unica donna che riuscì a vendere creme dimagranti essendo grassa, creme antirughe essendo rugosa, scioglipancia essendo panciuta… come se uno scorfano ti vendesse la soluzione per diventare sirena.

Che poi le sirene lei le sentirà suonare più avanti.

Bella, di una sua bellezza particolare, data dalle diverse somiglianze: il pelo fulvo come l’affascinate Milva, il portamento fiero come la nobile Giovanna d’Arco e quel fisico un po’ così, tanto da ricordare il Gabibbo.

Nasce a Castel Guelfo Bolognese e rapidamente si diffonde in tutto il mondo un po’ come fosse un’influenza invernale, i suoi genitori decidono di chiamarla Wanna, che in antico celtico significa “sale sale e non fa male”.

Wanna dimostra di essere subito una bambina vivace e intelligente. A 1 anno sa dire papà, a 4 sa dirlo alla persona giusta. A 8 fa un esame di coscienza e rimane bocciata, a 12 guarda in faccia la realtà e questa si mette a ridere.

Wanna, con una parola di conforto per tutti. Qualcuno racconta che ancora adolescente distribuiva sottobanco, durante l’intervallo, delle merendine alla ricotta spacciandole come crema antirughe, le girelle per modellare il giro vita e i flauti per modellare il giro labbra.

(sembra che a tal proposito una giovane igienista dentale fosse golosissima di flauti, ma questa è un’altra storia)

Merendine alla ricotta come crema antirughe, geniale, e a quelle ragazzine che si lamentavano di non aver le rughe, lei rispondeva: “hai visto che funziona”

E come non ricordare la maternità della nostra eroina: avvolta da un velo di mistero, si sussurra che l’apparizione della tenera Stefania sia stata annunciata dall’arrivo di una tetta cadente.

Poi due grandi scoperte nella vita di Wanna, l’amore e la cucina, strettamente collegati, l’uno conseguenziale all’altro, come un lungo abbraccio.

L’incontro con l’affascinante Do Nascimento; mago, mentore o solo shampista non ci è dato di sapere, si sa solo che avvicina la nostra ai segreti della grande cucina.

Talmente brava che in tutta Italia c’era gente pronta a pagarla perché lei versasse il sale nell’acqua,figuriamoci se ci avesse messo anche la pasta.

E poi il dramma: l’arresto, la condanna, il processo.

Quante lacrime versate dalla nostra eroina… versate e raccolte… in comode fiale mono uso a 119 euro e 50 alla confezione. AUTORIZZAZIONE MINISTERIALE CONCESSA .

Una leggenda racconta che nelle notti d’estate, quando il mare è particolarmente calmo e il vento silenzioso, dal mare una statua di sale, dalle fattezze di Wanna, appaia, delicata e misteriosa.

C’è chi è pronto a giurare che questa statua possa compiere miracoli: alcuni sostengono che nelle notti d’estate, quando il mare è particolarmente calmo e il vento silenzioso si senta provenire sommessamente dalla statua una vocina, quasi un lamento che fa:

“se non mi dovessi sciogliere mi devi dare 5 mila euro… d’accordo?”

 

 

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