Le due facce della Meloni

Le due facce della Meloni www.ultimavoce.it

Meloni: Nessuno può mostrare troppo a lungo una faccia a sé stesso e un’altra alla gente senza finire col non sapere più quale sia la vera.

La presidente di Fratelli d’Italia finalmente ammette:
” Non sono antifascista, ma non perché perché io sia fascista, ma perché l’antifascismo che ho conosciuto io sparava ai ragazzini di 16 anni”
No, non se la sente la signora Meloni di dichiararsi antifascista, epperò da ministra nel governo Berlusconi ha dovuto giurare sulla Costituzione italiana antifascista e democratica.
La Presidente è restia alle commemorazioni delle stragi nazifasciste, parla a vanvera perché il suo cuore batte forte forte a destra o meglio all’estrema destra.
La Meloni dimentica che le stragi in Italia sono state e saranno sempre fasciste: strage di Piazza Fontana Milano, Treno Italicus, Stazione di Bologna, la strage Pateano dove fu implicato Giorgio Almirante di cui lei porta ancora il simbolo: la fiamma.
La sovranista Meloni quella che corteggia tutti i presidenti sovranisti, l’estrema destra Vox in Spagna, la reincarnazione venuta male ma molto male di Evita Peron, ora sviscera tutto il suo autoritarismo.
E che vuole la signora in nero? Preoccupata per la riduzione dei parlamentari e che il Parlamento non esiste più perché abbiamo un governo che lavora solo attraverso decreti e con il voto di fiducia, dimenticando che in questo governo ci sono i suoi fratelli Lega e Forza Italia, lancia una campagna per il PRESIDENZIALISMO.
Già una riforma un Presidente della Repubblica, non più votato dal Parlamento e dai presidenti delle regioni, ma eletto dal popolo, chissà magari il suo sogno è quello di diventare lei Presidente: la più amata degli italiani, la brutta copia di Evita Peron, che strabuzza gli occhi e starnazza come un’anatra prima di essere cucinata all’arancia.
Strizza l’occhio poi la Presidente all’evasione fiscale e si scaglia contro il tetto al contante di mille euro, ( decreto fiscale emanato durante la manovra economica del Governo Conte 2):
” Una norma del tutto ideologica, perché è dimostrato che non c’è correlazione tra utilizzo del denaro contante e lotta all’evasione fiscale e che non ha alcun senso avere in Italia….
Un inutile fardello sulla nostra economia, per le imprese e le famiglie italiane,  già piegate dalla pandemia. È un enorme favore alle banche, tanto per cambiare”
Ma come?  Crosetto con le lacrime agli occhi, non fa altro che correre da un programma all’altro per difenderla, affermando che lei vuol fare piazza pulita di tutti i suoi deputati,  consiglieri comunali e regionali in commistione con le mafie, e lei non sa che i pagamenti in contanti sono il metodo migliore per evadere il fisco.
A Meloni le operazioni telematiche garantiscono che ogni movimento di denaro sia tracciato, capisci a me, è un metodo per combattere il riciclaggio del denaro sporco e le mafie

      Santina Sconza

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