Le dimissioni del Premier portoghese e l’errore di trascrizione da parte della Procura

Dimissioni del premier Portoghese

Il 7 Novembre ci sono state le dimissione del Premier Portoghese, Antonio Costa. Dimostratosi subito innocente, si viene a conoscenza che alla base c’è stato un errore di trascrizione da parte della Procura, la quale ha confuso il suo nome con quello di Antonio Costa Silva, ministro dello sviluppo economico

Di cosa è stato ‘accusato’ il Premier?

Le dimissioni del Premier Portoghese, Costa, sono causa di un errore di trascrizione da parte della Procura. Accusati anche Jao Galamba (ministro delle infrastrutture) e Nuno Lacasta (presidente dell’Agenzia portoghese per l’ambiente). Ma di cosa si tratta?

L’inchiesta riguarda gli accordi per l’idrogeno e il litio in Portogallo. Si indaga, in particolare, sulla presenza di illeciti, corruzioni di funzionari eletti e traffico di influenze rispetto alle concessioni per le miniere di litio nel Nord del paese, i piani per un impianto di idrogeno verde e un centro dati a Sines.

L’Agenzia per l’ambiente, infatti, aveva annunciato all’inizio di settembre di aver concesso il via libera, a determinate condizioni, a un secondo progetto nel Paese per l’estrazione del litio. Esso ha una grande importanza in quanto è un metallo utilizzato per la fabbricazione di batterie ed essenziale per la transizione energetica. Il Portogallo, che detiene le maggiori riserve di litio in Europa, è già il principale produttore, ma per il momento lo destina interamente alla ceramica e al vetro.

Costa però, dopo l’accusa, si subito definito innocente, infatti, si è detto sorpreso dalla notizia. A causa di questa indagine panale a suo conto, il Primo Ministro, il 7 Novembre, si è dimesso. Confidando nel funzionamento della giustizia, si è subito messo a disposizione nel chiarire qualsiasi sospetto sul suo operato. Egli, inoltre, ha voluto, sin da subito, far sapere al suo popolo che, non c’entrava nulla con le accuse:

“Voglio dire ai portoghesi, guardandoli negli occhi, che non ho sulla mia coscienza il peso di nessun atto illecito”. 

L’errore di trascrizione che ha portato alle dimissioni del Premier portoghese

L’indagine per sospetta corruzione, che ha spinto il Primo Ministro Costa alle dimissioni, sembra essere solo il frutto di un brutto malinteso. Il Cnn Portugal, infatti, riporta che l’intercettazione telefonica che ha dato il via allo scandalo giudiziario, non coinvolge il Premier ma un suo ministro dal nome molto simile: Antonio Costa Silva, titolare del dicastero per lo sviluppo economico.

L’errore è venuto fuori durante l’interrogatorio dell’11 Novembre, a uno degli inquisiti, Diogo Lacerda Machado, consulente e amico personale del premier. Nella telefonata intercettata, Lacerda Machado promette a un altro degli imprenditori coinvolti nell’inchiesta di poter snellire alcune pratiche burocratiche parlando con il ministro delle Finanze, Fernando Medina, o cercando di arrivare al ministro dello Sviluppo economico, António Costa.

Se quanto rivelato dal Cnn Portugal è vero, si tratta di un errore, di omonimia di una parte del cognome, commesso dai magistrati, la cui colpa è quella di essere incappati in un errore di trascrizione agli atti. L’avvocato di Lacerda Machado ha ribadito che il suo cliente, durante tutto il processo relativo al ‘data center’, non ha mai citato il nome del primo ministro, António Costa.

Questo incidente giudiziario ha innescato numerosi problemi per la politica portoghese, costringendo il paese ad andare al voto anticipato il prossimo 10 marzo. Il Presidente della Repubblica, Marcelo Rebelo de Sousa, ha già previsto lo scioglimento delle Camere dopo aver ricevuto le dimissioni dal premier Costa il 7 novembre. Ha deciso, però, di renderle effettive solo dopo l’approvazione della legge di bilancio, la quale è ancora in fase di dibattito in Parlamento. Vedremo nei prossimo giorni se, e, come si evolverà la vicenda.

Ambra Vanella

 

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