Le Armi più pazze del 900′

Godetevi le armi più pazze, fatte dagli ingegneri (evidentemente disturbati) assoldati in guerra, durante il secolo scorso. Buona lettura.

Le armi più pazze della prima metà del secolo scorso

Nel 1914 l’impero russo costruì il carrarmato dello zar. Un carrarmato gigante munito di una ruota anteriore di 9 metri di diametro. Durante il test in un bosco fuori Mosca, l’arma incontrò un terreno molle e fangoso, sprofondando. Prima di diventare inamovibile, il gigante di 40 tonnellate distrusse letteralmente il bosco. Dopo la guerra fu smantellano in situ.

 

 

 




Nel 1940, per permettere a Stalin di fronteggiare Hitler fu costruito un carrarmato volante: univa le due armi d’avanguardia delle guerre moderne. Fu alleggerito e munito di ali e coda in legno. Fu fatto poi planare con un aereo e lasciato approdare in terreno nemico. Sprovvisto di blindatura e con potenza di fuoco ridotta era una via di mezzo inutile.

 

 

 

Nel 1945, i Giapponesi usarono i palloni aerostatici per bombardare l’America. I palloni furono lanciati in orbita fino a raggiungere il “binario” della corrente a getto, dandogli la direzione verso il continente americano. In tutto il mondo, solo i giapponesi conoscevano questo fenomeno meteorologico: una corrente d’aria che percorre il pianete a 9mila metri d’altezza. La corrente a getto tende ad allargarsi sul pacifico, sparpagliando e rallentando i palloni.

 

 

 

 




Di notte il pallone si raffredda, così i gas interni si contraggono, ma c’era un meccanismo che fa evacuare della zavorra per farlo risollevare, impedendo di scendere al di sotto della corrente a getto. Di giorno il pallone si riscalda e sale per espansione, ma una valvola fa si che ad una pressione limite ci sono delle perdite gassose per controbilanciare l’ascesa. Dopo 3 giorni i palloni raggiunsero il nord America. Era più che altro un arma terroristica, intimidatoria, ma non ha nulla a che vedere con una guidata. Infatti, mieterono pochissime vittime in vista della quantità di bombe lanciate.

 

 

Le armi più pazze degli anni 50′

Nel 1956 fu costruita una piattaforma aerea per perlustrare ampi spazi. Aveva la doppia elica con rotazione incidente, sotto il pilota il quale lo pilotava spostando il proprio baricentro. I militari diventarono dei bersagli mobili, non c’era nemmeno bisogno del cecchino, anche un cieco li poteva abbattere.
Nel 1957 furono installate delle mine terrestri nucleari, azionate a distanza con un timer elettronico. Non funzionavano col freddo, così vennero mantenute calde con le galline. Le galline sono animali a sangue caldo. Non avevano pensato che nel loro beccare potessero disinnescare le bombe, morire di freddo e riempire di deiezioni il perimetro, o semplicemente scappare via.

 

 

Daniel Pastore




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