Lazy Girl Job: rivoluzione nel mondo lavoro o un pretesto per essere pigri?

Lazy Girl Job

Portrait of customer service operator talking on phone in the office.

Lazy Girl Job, la nuova tendenza di Tik Tok che sta spopolando sul web, e non solo. L’influencer Gabrielle Judge, conosciuta come “antiworkgirlboss”, ha coniato questa espressione.

Cos’è questa tendenza del Lazy Girl Job e che inquadramento ha all’interno della società attuale oggi? Negli ultimi anni, il mondo del lavoro ha subito una trasformazione epocale, guidata da una nuova generazione di lavoratori che cercano un equilibrio più sano tra vita e carriera.

Siamo sempre stati davanti ad un concetto di lavoro costruito sul sacrificio verso il proprio impiego, sullo stress e sulla crisi del bornout. Le dimissioni sono, oggi, la scelta più giusta al fine trovare un lavoro che permetta ad ognuno di noi di avere più tempo con i propri familiari e di dedicarsi ad un percorso di crescita personale. Le nuove tecnologie e la crescente flessibilità delle modalità di lavoro hanno permesso l’emergere di lavori da remoto o ibridi, che consentono alle persone di conciliare meglio le esigenze professionali con quelle personali.

Questa nuova realtà ha spianato la strada al nuovo concetto del “lavoro della ragazza pigra”, il quale non va frainteso come pigrizia, ma come la saggezza di riconoscere l’importanza di prendersi cura della propria salute mentale e del proprio benessere.

«I lavori da ragazza pigra non sono per forza ruoli in cui puoi rilassarti ma percorsi di carriera in cui il tuo equilibrio tra lavoro e vita privata è così buono da farti quasi sentire pigra».

La nuova espressione vede un cambiamento fondamentale sulla considerazione della donna inserita nel mondo del lavoro. Ricordiamo l’epoca della “Girl Boss” degli anni ‘10 la quale ha celebrato l’ambizione e la determinazione delle donne nel mondo lavorativo come un mezzo di emancipazione femminile. Oggi il “Lazy Girl Job” abbraccia un approccio più equilibrato.

Non si tratta di abbandonare l’aspirazione al successo, ma piuttosto di sfidare l’idea che solo il costante eccesso di lavoro porti al successo. La ricerca sfrenata di affermazione e carriera che rendeva (secondo le dinamiche sociali di un tempo) le donne degne di un’eguaglianza di genere lascia il posto ad alla consapevolezza che non è attraverso la rinuncia alla propria vita che si raggiunge un benessere sociale e personale. Oggi, molte donne cercano opportunità che consentano loro di perseguire carriere significative senza rinunciare alla vita familiare o alla propria salute.

In cosa consiste quindi, il Lazy Girl Job?

In sintesi, di un lavoro che va dalle 9 alle 17 con un buon stipendio, che non prevede la presenza in ufficio e che garantisca una gestione del tempo personale in base alle necessità del lavoratore.

Il “Lazy Girl Job” promuove l’efficienza, la creatività e la produttività attraverso il lavoro intelligente e l’uso strategico delle risorse tecnologiche. Questo approccio consente alle persone di liberare tempo per se stesse, per la famiglia e per gli interessi personali, contribuendo in ultima analisi a un miglior equilibrio tra vita e lavoro.

Il “Lazy Girl Job” rappresenta un’evoluzione nel mondo del lavoro: molti affermano che la questione dell’equilibrio tra carriera e vita privata sia solo una giustificazione ad una svogliatezza intrinseca ai giovani. È tuttavia innegabile come, in un periodo come questo, sia intelligente trovare degli impieghi dove la priorità è data al benessere personale.

Questa tendenza riflette una nuova generazione di lavoratori che comprende l’importanza di lavorare in modo intelligente, non duro, e ha portato a una ridefinizione del concetto di successo. Mentre il fenomeno dei “Girl Boss” degli anni ’10 ha ispirato molte donne a perseguire il successo professionale, il “Lazy Girl Job” offre un nuovo modello in cui il benessere personale è una parte essenziale del successo.

Alessia Ambanelli

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