Professore dell’Università di Bari indagato: «Se ti vuoi laureare vieni nuda con solo la toga»,

Chiesto il rinvio a giudizio per docente, ormai in pensione, dell’Università degli Studi di Bari, dipartimento di Taranto. Il motivo? Richiedeva un particolare requisito: che la candidata si presentasse nuda, indossando solo la toga. Viene accusato di concussione, molestie con abuso di potere e di autorità, violenza sessuale e abuso d’ufficio.

I fatti che riguardano il professore del dipartimento di Taranto sarebbero avvenuti in un periodo tra il 2012 e il 2016. Questo perché, in un paese come l’Italia, la denuncia per molestie da parte delle offese non arriva e se arriva fatica a trovare una soluzione. Il sostituto procuratore della Repubblica, Antonella De Luca, ha aperto il procedimento. Al momento sono quattro le studentesse universitarie che il pm ha individuato come vittime. L’Università di Bari si è costituita parte offesa nel procedimento.

L’episodio più grave è stato riscontrato ai danni di una studentessa. La ragazza, nel luglio del 2013, fu vittima di palpeggiamenti al seno e di inviti da parte del professore di “recarsi nello studio di Bari per la correzione della tesi in abiti succinti“. A questo punto il professore ha consigliato alla ragazza di presentarsi in sede di laurea “completamente nuda, indossando solo la toga“, se voleva laurearsi. Il professore è inoltre accusato di aver invitato nel suo studio privato una studentessa, minacciandola di non farle superare l’esame se avesse rifiutato e poi avrebbe tentato, senza successo, di richiedere benefici a sfondo sessuale.




L’Istat ha mostrato gli ultimi dati in Italia, dove non possiamo vantarci di avere un sistema di protezione adeguato per le donne che richiedono aiuto: aumentano leggermente le condanne, ma la violenza sulle donne è stabile e ancora molto diffusa, la percentuale di chi denuncia è bassa e solo per la metà degli iscritti in procura si avvia un’azione penale.

Serena Fenni
Exit mobile version