Lasciamo ai bambini il diritto di essere felici…con gli scacchi!

il diritto di essere felici

Lezioni di scacchi per garantire il diritto alla felicità


Lezioni di scacchi tra le baracche di Makoko, slum nigeriano costruito tra le palafitte. Così Abiodun Emmanuel, maestro di scacchi, insegna ai bambini a sopravvivere al caos di lamiere e canali di acque putride. Così Abiodun cerca di lasciare loro il diritto di essere felici!

Ai margini di Lagos esiste Makoko, un antico villaggio di pescatori che si è sviluppato come insediamento informale sopra una grande laguna. Circa 150 mila persone vivono in palafitte di legno e lamiera.  Nel disagio che questo comporta, emerge però una storia positiva che ci fa sperare in un mondo migliore in cui esiste il diritto di essere felici.

A Makoko un residente, Abidun Emmanuel, maestro di scacchi, animatore e ispiratore della sua comunità, ha dato vita a delle lezioni di scacchi destinate ai bambini di questo villaggio. Il risultato è concedere ai bambini un gioco formativo e divertente per far vivere loro uno spiraglio di libertà, seppur tra le baracche e costretti a vivere in condizioni di estremo disagio.

IL GIOCO DEGLI SCACCHI

Un gioco utile a insegnare la disciplina fondamentale in tutti gli aspetti della vita. Un’opportunità di futuro a bambini appartenenti a una comunità povera e costretti a crescere in un mondo tanto precario. In un contesto in cui spesso si è privati dell’accesso all’istruzione, gli scacchi permettono loro di sviluppare capacità mnemoniche e logiche, migliorandone la concentrazione. Infatti, è uno dei giochi più consigliati durante l’età dell’apprendimento.

Sono molteplici i benefici che si possono trarre da tale gioco: sviluppo delle capacità di memoria, concentrazione, calcolo e  pianificazione, accettazione di regole condivise, esercizio di pazienza e capacità di autocontrollo, stimolo della creatività ed elasticità mentale, oltre che delle capacità logiche.

LA VITA TRA LE BARACCHE

Ogni giorno ci imbattiamo in spot pubblicitari che ci ricordano la precarietà in cui questi bambini vivono, tra povertà, denutrizione e mancanza di istruzione.  Spesso ci poniamo una domanda: “è possibile che milioni di bambini vivono in modo così straziante?”. Analizzare i dati della situazione in questi territori, ci porta a capire che non è ormai una sorpresa sapere che milioni di bambini sono costretti a lavori pesanti e non hanno un’infanzia. Non è permesso loro il diritto di essere bambini. Non è concesso il diritto di essere felice.

Non c’è solo il problema del lavoro minorile, ma anche la presenza di diverse malattie che si traducono in morte. E quando viene meno un bambino, viene meno un pezzo del futuro, la possibilità di un miglioramento.

IL DIRITTO DI ESSERE BAMBINI

Il diritto al gioco e alla felicità deve essere garantito a tutti i bambini. Ognuno di noi ha il dovere di garantire loro un’infanzia. E questo ci viene ricordato anche dalle ultime notizie di cronaca. Bisogna porre fine alle morti di esseri innocenti. Siamo noi, adulti, i responsabili di tutto questo. Il gesto di Abiodun Emmanuel deve partire da tutti noi. Non basta guardare un spot e provare un dispiacere e poi tornare a vivere normalmente. Questo non basta più: è il momento di dispiacersi e agire.

 

AURORA MUSICCO

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