L’AIDS non esiste, e la Terra è piatta

Quello che sto per raccontarvi è scandaloso, incredibile e sconveniente.

Ve le ricordate quelle immagini, quei migliaia di spot pubblicitari che scorrevano dinnanzi ai nostri ignari occhi, che volevano palesemente indurci a credere che, se gli umani non avessero usato il preservativo, si sarebbero ammalati?

Ebbene, non c’è nulla di scandaloso in ciò che ho appena detto; ma di pubblicità indecorose, dal retrogusto omofobo, relative al temibile virus dell’HIV, nell’arco degli ultimi 30 anni, ne portiamo ancora memoria.

Qualcuno se lo ricorda il manifesto della Benetton che raffigurava, con tante faccine, l’espandersi per via sessuale dell’AIDS? E ancora, gli spot televisivi, raffiguranti tante persone contagiate, marchiate da un alone blu, che si diffondeva dall’uno all’altro, come un’indelebile macchia biologica nella coscienza degli ammalati? Il tutto era catastroficamente condito con grafici che mostravano “matematicamente” le previsioni disastrose dell’espandersi del contagio.

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Era la peste. La terribile peste degli anni 80. Ci dicevano che se non fossero cambiati i costumi sessuali, sarebbe stata una vera catastrofe, un genocidio, un omicidio di massa.

Ma ora, attenzione, si legge su documenti ufficiali, i quali, si dovrebbe presupporre, possiedano un minimo di serietà, che…

I contagiati dal virus dell’HIV sono relativamente pochi, (?) meno di 40 milioni. Oltretutto la maggioranza dei contagiati risiede in Africa, e non ha mai fatto un test dell’HIV. La loro sieropositività e il loro essere ammalati di AIDS è ricavata in modo induttivo, è unicamente una stima tecnica e NON una realtà dimostrata da fatti e test reali.

Malati immaginari insomma.

Si, avete capito bene, sto parlando proprio della gigantesca, clamorosa, enorme e catastroficamente pericolosa, bufala sulla truffa dell’AIDS.

Il virus inventato, uno dei più atroci crimini contro l’umanità di genere: omosessuali, tossicodipendenti, neri.

Questo si legge, approfondendo questa misteriosa e dannosa teoria, sostenuta dai negazionisti.

Eppure sappiamo che l’AIDS rappresenta molto di più di una malattia che colpisce il corpo umano. La storia ci insegna che non si risolve solamente nel campo della medicina; ma comporta infiniti disagi, unendo a poco a poco quei puntini, che rappresentano le diverse sfere concatenate, della vita di ogni essere umano.

L’AIDS agisce sulla sfera politica, economica, sociale, individuale, culturale; agisce nel pubblico come nel privato, a livello personale e famigliare, fino a raggiungere la comunità, la Nazione, i continenti.

Non è difficile da credere che il Sudafrica rappresenti ad oggi il Paese con il più alto numero di sieropositivi al mondo. Alcuni anni fa, l’allora presidente sudafricano Thabo Mbeki, osservando la cartina geografica dell’epidemia HIV/AIDS, si accorse con estrema facilità, come la maggior parte dei casi si verificasse nei Paesi più poveri del mondo.

Se la causa biologica dell’AIDS è il retrovirus dell’HIV, la povertà ne è di certo la causa sociale.

E’ innegabile che esista un circolo vizioso.

E’ altrettanto innegabile che il virus dell’HIV sia stato isolato dai ricercatori nei non troppo lontani anni 80.

Se vogliamo essere precisi, e smantellare una ad una, le chiavi di questa gigantesca bufala, è giusto sottolineare che l’AIDS esiste, il virus venne scoperto nel 1983, dallo scienziato francese Luc Montagner, medico e virologo che, come direttore del dipartimento di oncologia virale dell’Institut Pasteur di Parigi, isolò il suddetto virus, responsabile dell’AIDS, nell’anno sopracitato. In quegli anni, decine di migliaia di persone sieropositive morivano, in uno schiocco di dita, a causa del virus dell’immunodeficienza umana, che si allargava a macchia d’olio, e si sviluppava nella sindrome dell’immunodeficienza acquisita, meglio conosciuto come AIDS.

Da dove deriva questa maledetta piaga? Di certo tante ne sono state dette, la disinformazione come sempre protagonista, e dal 1980 in poi la paura e l’ignoranza,(che non è di certo svanita), hanno dato origine a diverse speculazioni.

Negli USA la destra religiosa vide il virus come una punizione divina, un peccato della diversità. Ma esistono anche leggende metropolitane ancora più assurde, fiorite sull’incredibile, e degne di record, che vedono la causa della malattia su accoppiamenti tra scimmie ed esseri umani.

Di bufale ne esistono tante, navigano indisturbate lungo i fili invisibili del web, intasano i social, e giungono ai nostri sguardi distratti. Sono difficili a morire. Ma perché speculare su una malattia che ancora oggi uccide milioni di persone? Perché giocare sulla vita della gente?

Quanto può essere pericoloso questo movimento di negazionismo dell’AIDS?

L’AIDS esiste, ed è una tra le malattie più devastanti di tutte. Questo virus scatena una malattia che non uccide direttamente, ma è comunque mortale. Lo sa bene chi ne è affetto, e quei due milioni di morti all’anno ne portano la croce, dei quali 310mila solo in Sudafrica.

Eppure mi ritrovo ancora a leggere, con estremo rammarico, che esiste chi sostiene che la patologia sia un complotto, nato per finanziare la ricerca scientifica, e le case farmaceutiche.

E’ un male terribile. Distrugge il sistema immunitario, andando ad infettare i linfociti, responsabili nel combattere le infezioni. Di persone malate ne ho conosciute tante, nell’arco della mia giovane esistenza; nei Paesi sviluppati, ad oggi, non si muore di AIDS, ma di una qualsiasi banale malattia, a causa della mancanza di difese immunitarie.

Per questo vorrei dire, vorrei gridare a gran voce: se non esiste l’AIDS, signore e signori, la Terra è piatta. Sappiatelo.

Appartengo a quella categoria di persone che ancora credono nella ricerca, nell’infinita lotta contro l’AIDS, e confido nel fatto che i soldi non servano per ingrassare le case farmaceutiche, ma a regalare una speranza, soprattutto a quella parte di mondo che non può accedere alle cure.

La scienza si evolve continuamente, che ci si creda o no. E se il male già esiste, e infiamma il nostro Pianeta continuamente, perché infangarlo gettandoci addosso palate del nostro veleno?

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