Il Fisco dopo essere sbarcato su YouTube e Twitter getta l’ancora anche nell’azzurro di Facebook
Vi starete chiedendo quanto sia pertinente il Fisco con i canali social, vi assicuro che non è per nulla un discorso fuori luogo.
Dopo essere approdata su YouTube e Twitter l’Agenzia delle Entrate ha deciso di aprire un’account sulla piattaforma social per eccellenza, Facebook; per avere un inedito canale bidirezionale direttamente con il contraente, dando la possibilità di interagire con smartphone o da pc. Vi basterà digitare nella barra di ricerca “Agenzia delle Entrate” per accedere alla pagina.
D’ora in avanti è possibile contattare l’Agenzia attraverso Facebook Messenger e scrivere la propria domanda, le Entrate garantiscono la risposta entro le 24 ore, nel caso in cui la domanda necessiti approfondimenti la risposta sarà data entro 5 giorni lavorativi dalla ricezione del quesito.
Per lanciare l’innovativo canale di comunicazione si è scelto di partire rispondendo alle domande riguardanti il nuovo metodo di pagamento del canone Rai ( è stato inserito all’interno della bolletta della luce), successivamente se l’opzione risulterà utile ed efficace per gli utenti, l’ente risponderà a tutti quei dubbi fiscali più comuni ai contraenti italiani.
Sulla chat privata non è necessario fornire i propri dati personali, ma qualora fossero necessari per delle verifiche, il trattamento di tali dati rispettano la policy di facebook. Per trasparenza e sicurezza degli utenti nel caso in cui qualcuno posti i propri dati sensibili in post e commenti, questi verranno immediatamente eliminati, inoltre le informazioni scambiate durante il dialogo non saranno utilizzate per altri scopi, ma solo ed esclusivamente per aiutare i contribuenti a risolvere i propri quesiti, indirizzandoli correttamente ad estinguere gli obblighi fiscali che tutti noi italiani siamo tenuti a pagare.
Questa modalità di comunicazione è stata pensata per ringiovanire le procedure della pubblica amministrazione ed anche per avere un contatto diretto ed immediato con le persone che spesso lasciate nel dubbio dimenticano o non pagano le tasse a causa della poca chiarezza con cui lo stato talvolta comunica il pagamento delle solite o delle nuove tasse.