La Wagner potrebbe fornire un sistema antiaereo a Hezbollah

sistema antiaereo a Hezbollah

Nel contesto già teso del Medio Oriente, emerge ora la possibilità che la compagnia Wagner sia coinvolta nella fornitura di un sistema antiaereo a Hezbollah, secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, che fa riferimento a fonti dell’intelligence americana. Le informazioni indicano che il sistema in questione potrebbe essere il SA-22.


Nei vasti territori della Siria, in un contesto ormai in gran parte privo di presenze militari straniere, la compagnia di sicurezza privata russa conosciuta come la “Wagner” continua a operare in maniera discreta e misteriosa. Anche se la compagnia ha subito una generale smobilitazione dopo la morte del suo fondatore, Yevgeny Prigozhin, alcuni dei suoi uomini sono rimasti sul terreno siriano. Secondo fonti degli Stati Uniti citate dal Wall Street Journal, da questa zona potrebbero transitare batterie del sistema antiaereo Sa-22, destinate al movimento sciita libanese degli Hezbollah. È importante notare che al momento questa indiscrezione non è stata ufficialmente confermata da Washington, ma ha sollevato preoccupazioni sia negli Stati Uniti che in Israele.

Le basi in Siria si sono trasformate in teatri degli incontri tra i paramilitari russi e i miliziani libanesi. Questi due gruppi, apparentemente diversi per motivazioni e obiettivi, operano in maniera convergente a sostegno del governo del presidente siriano Bashar Al Assad. La Wagner è stata impiegata in vari fronti nel paese, sostenuta dal Cremlino, primo alleato di Damasco e di fatto il principale “protettore” di Assad. D’altra parte, gli Hezbollah sono giunti in Siria dal Libano nei primi anni della guerra civile, che è tuttora in corso.

I miliziani libanesi hanno due ragioni principali per sostenere Assad. Innanzitutto, condividono l’identità religiosa sciita con il presidente siriano, il che crea un legame di natura religiosa e ideologica. Inoltre, dietro agli Hezbollah c’è l’influenza della teocrazia sciita della Repubblica Islamica iraniana, un altro stretto alleato di Assad.

Le fonti statunitensi sentite dal Wall Street Journal sembrano non avere dubbi: tra i combattenti della Wagner e i miliziani sciiti si sta trattando la vendita di sistemi antiaerei. Nonostante la trattativa non sia stata ancora ufficialmente conclusa e le batterie non siano state ancora trasferite agli Hezbollah, c’è la possibilità che ciò avvenga presto.

Questa notizia ha un impatto significativo sul già instabile contesto del Medio Oriente. Al momento, gli Hezbollah non sono direttamente coinvolti nel conflitto tra Israele e Hamas, ma questa situazione potrebbe cambiare. I leader del gruppo, in particolare Hassan Nasrallah, hanno minacciato Israele di intensificare i lanci di ordigni dal sud del Libano.

Un secondo fronte aperto da Hezbollah rappresenterebbe una seria minaccia per Israele. Già dal 7 ottobre scorso, quando si è verificato l’attacco di Hamas contro il territorio israeliano, ci sono stati scambi di colpi d’artiglieria tra le due parti. Anche se potrebbero essere state provocazioni, queste azioni hanno spinto il governo israeliano a inviare rinforzi lungo la frontiera con il Libano.

Se Hezbollah dovesse acquisire un sistema antiaereo come il Sa-22, potrebbe proteggere le proprie basi da possibili attacchi israeliani, migliorando così la sua posizione in caso di un conflitto aperto con l’esercito israeliano. Nel 2015, il primo ministro israeliano Netanyahu aveva denunciato alle Nazioni Unite il possibile contrabbando di sistemi antiaerei attraverso Siria e Iran a favore di Hezbollah.

In questo contesto già carico di tensioni, l’acquisizione di armi sofisticate da parte degli Hezbollah potrebbe innescare una nuova serie di conflitti e complicare ulteriormente la situazione nel Medio Oriente. La comunità internazionale sarà chiamata a gestire attentamente questa situazione in evoluzione.

Exit mobile version