Il nostro pianeta è l’unico – stando a quanto ad oggi ne sappiamo – che ospita la vita così come la conosciamo.
Ma prima di tutto, cosa si intende per vita? Stando ai dettami della biologia: la vita è un insieme di varie condizioni, le quali fanno sì che un determinato organismo naturale trasformi energia, si muova o comunichi.
Quando la vita apparve per la prima volta sulla nostra Terra? Secondo la scienza la vita sul nostro bel pianeta iniziò più di ben tre miliardi di anni fa. Degli esseri molto semplici, probabilmente alghe e batteri, si formarono nelle calde acque dei terrestri oceani (e questi esseri per molto tempo rimasero le uniche forme di vita esistenti).
Poi cominciarono lentamente a svilupparsi altre forme di vita, come ad esempio nuove specie sia vegetali che animali. Questo solo a partire da 600 milioni anni fa.
I primi animali ad apparire nel palcoscenico della vita furono gli invertebrati (ossia animali che non hanno scheletro interno; ad esempio le meduse). Poi iniziarono a farne parte anche categorie come anfibi, pesci e rettili. Infine apparvero mammiferi ed uccelli per “ultimi”.
Questo grazie ad un fenomeno di cambiamento graduale delle specie, che nell’arco del tempo passarono da esseri viventi semplici ai più disparati e complessi. In genere questo cambiamento avviene in favore alla capacità di adattamento (all’ambiente e qualsiasi altro fattore) della specie stessa. Stiamo parlando naturalmente dell’evoluzione.
Ma questo fenomeno comprende anche l’essere umano? Ebbene sì, anche noi esseri umani – in quanto esseri viventi – siamo il risultato dell’evoluzione (naturalmente si tratta di un risultato non definitivo). Però, a dire la verità, non ci sono chiare ancora tutte le tappe della nostra stessa evoluzione nel tempo.
Sicuramente non discendiamo dalle grandi scimmie quali il gorilla o lo scimpanzè. Ne abbiamo tuttavia probabilmente un antenato in comune purtroppo sconosciuto.
Quindi cosa successe forse sette milioni di anni fa? Da questo antenato ebbero origine due famiglie di animali differenti, una è quella delle grandi scimmie e l’altra è quella degli ominidi (la nostra).
Fonte: La storia in tasca – Dalla preistoria a Roma repubblicana