Pian piano la Var (Video Assistant Refree) sta prendendo piede un po’ in tutto il mondo. Dopo aver spopolato in Europa (anche se non in tutti i campionati) e in Sudamerica il supporto arbitrale più discusso della stagione è pronto al suo esordio anche in Africa.
L’occasione è di quelle speciali, ovvero la Supercoppa d’Africa in programma il prossimo 24 febbraio tra i marocchini del Wydad Casablanca (vincitore della CAF Champions League) e il Mazembe (campione della Coppa delle Confederazione CAF), formazione del Congo che nel 2010 affrontò l’Inter nella finale del Mondiale per club. Il via libera, è arrivato dopo diverse sperimentazioni offline andate a buon fine.
E a riguardo, ecco le dichiarazioni del presidente della CAF (la federazione calcistica dell’Africa) Amr Fahmy è davvero entusiasta: “Si tratta di un momento storico per tutto il calcio africano, un notevole passo in avanti che ci farà migliorare ad ogni livello”.
Sicuramente si tratta di una conquista importante per un continente, che negli anni ha sfornato talenti di livello mondiale, capaci di fare la differenza nei maggiori tornei d’Europa. Ora la nuova sfida con la tecnologia da vincere assolutamente per garantire il minor numero possibile di errori arbitrali.
Con tutta probabilità, la Var dovrebbe essere presente anche al prossimo campionato del mondo, in programma dal 14 giugno al 15 luglio in Russia e stando a ciò che ha annunciato l’ex arbitro Roberto Rosetti, attualmente responsabile del progetto Var in Italia: “L’obiettivo è quello di informare gli spettatori, i quali vedranno sui maxischermi le immagini della decisione cambiata; sotto questo punto di vista c’è un impatto molto positivo del pubblico”.
Dunque ci sarà una maggiore spettacolarizzazione della partita e perchè no, una maggiora trasparenza, così che i tifosi presenti allo stadio si possano fare una loro idea in tempo reale senza dover aspettare il termine del match.
Antonio Pilato