Ci sarà un motivo se Tristezza è la protagonista del film Disney-Pixar “Inside Out”. Anzi, non solo è la protagonista insieme a Gioia, ma è l’emozione che fa scatenare la gioia, perché senza aver provato la tristezza non potremmo mai godere della bellezza della gioia. Ebbene, è un’emozione importante e l’idea che la sentiamo con maggiore forza delle altre emozioni ora trova fondamento nella scienza.
Uno studio condotto in Belgio dai ricercatori dell’università di Leuven e pubblicato sulla rivista “Motivation and Emotion” dimostra che la tristezza dura più a lungo di tutte le emozioni: può durare anche 240 volte di più rispetto a tutte le altre, con una durata media di 120 ore.
Lo studio
Sono stati individuati 233 studenti a cui è stato chiesto di ricordare gli ultimi episodi della loro vita in cui avevano provato delle emozioni; hanno dovuto poi cercare di riportare la loro durata. I partecipanti all’esperimento hanno poi risposto ad un questionario sulle strategie che usavano per gestire queste sensazioni. Tra le 27 emozioni, la tristezza, secondo quanto è emerso dalla ricerca, è quella che dura più a lungo.
L’impatto emotivo del vissuto
“Abbiamo cercato di capire perché quando si è tristi sembra che il tempo non passi mai”, spiegano gli studiosi. “La tristezza va a braccetto con eventi che hanno un grande impatto emotivo su di noi, come gli incidenti o la morte ecco perché è destinata a durare più a lungo”.
Più a lungo della sensazione di vergogna, di sorpresa, anche più della felicità.
Le motivazioni della lunga durata della tristezza
“Quando siamo tristi rimuginiamo continuamente sulla situazione: pensiamo alle cause, alle conseguenze di ciò che ci sta capitando tentando in ogni modo di trovare una soluzione – spiega l’autore Philippe Verduyn – ecco, proprio il rimuginare è uno degli elementi fondamentali che determina la durata di un’emozione. Più si rimugina, più a lungo dura la sensazione che viviamo”.
“La ruminazione mentale è il determinante centrale del perché alcune emozioni durano più a lungo rispetto ad altre”.
Emozioni associate con alti livelli di ruminazione dureranno più a lungo.
Emozioni di durata inferiore sono in genere suscitate da eventi di importanza relativamente bassa.
“Le emozioni durature tendono ad essere qualcosa di molto importante”, spiegano gli studiosi.
Le differenze tra le emozioni
Ci si può sentire in colpa più a lungo di quanto si provi vergogna, e la sensazione di ansia è più persistente della paura. La paura tende ad essere di breve durata, mentre l’ansia è di durata molto superiore. Nello stesso modo, la scottatura della vergogna passa in tempi relativamente brevi, ma il senso di colpa tende a rimanere per un tempo maggiore.
Mentre l’emozione più breve è la noia. La noia ha la tendenza a passare dopo un paio d’ore, anche se sembra durare molto di più quando la si prova.
Marta Fresolone
Buongiorno. Un articolo interessante dedicato a un argomento importante, di cui si sente parlare e si legge meno di quanto sarebbe utile a tutti. Le emozioni sono la molla delle azioni, ci aiutano a conoscere noi stessi, a scegliere i nostri obiettivi e a capire gli altri. Riuscire a riconoscerle, a comprendere cosa le ha suscitate e imparare a gestirle ci può aiutare a lavorare su noi stessi in vista del nostro benessere. Inoltre, conoscere le emozioni ci permette di affinare la nostra intelligenza emotiva, che è una qualità tra le più importanti, tanto a livello personale quanto a livello sociale.