La triste realtà dei bambini malati di cancro a Gaza trasferiti in Egitto e Giordania per essere curati

bambini malati di cancro a Gaza

L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) comunica che, circa 12 bambini malati di cancro a Gaza sono stati evacuati e sono stati portati verso l’Egitto e la Giordania, in modo da poter continuare le cure in sicurezza. Essi non saranno gli unici poiché l’Oms ha affermato che anche altri bambini affetti da cancro o da altre malattie del sangue saranno presto evacuati dalla striscia di Gaza

L’iniziativa dell’evacuazione dei bambini malati di cancro a Gaza

Nel 2022 a 122 bambini della striscia di Gaza è stato diagnosticato il cancro. I due ospedali specializzati nella cura del cancro, a causa del conflitto Israelo-Palestinese, sono stati esposti a continui attacchi e di conseguenza sono stati chiusi. I bambini, in questo modo, non riescono a ricevere le cure adeguate per guarire e per questo motivo sono stati indirizzati presso gli ospedali della Giordania e dell’Egitto. L’OMS e il St. Jude, sostenendo fortemente le evacuazioni dei bambini che necessitano cure per il cancro e, ritenendole essenziali, hanno facilitato il trasferimento accordandosi con i funzionari di Egitto e Giordania, ovvero con membri della St. Jude Global Alliance, una comunità mondiale di istituzioni e fondazioni che aiutano i bambini malati di cancro e di altre malattie distruttive.

“Sono sollevato dal fatto che i bambini che hanno un bisogno vitale di cure oncologiche abbiano potuto lasciare l’insicurezza e l’incertezza di Gaza e continuare a ricevere cure salvavita in Egitto e Giordania”,

ha dichiarato Tedros Adhanom Ghebreyesus, Direttore generale dell’OMS, con la preghiera che questa iniziativa possa invitare a tuttei a mettere la salute e la pace davanti a tutto.

La cooperazione tra il St. Jude e l’Oms

L’Oms e il St. Jude, da sempre vicini alla tematica della sanità, soprattutto dei bambini, circa 5 anni fa hanno lanciato l’iniziativa Globale per il Cancro Infantile (GICC), i quali si sono posti l’obbiettivo di migliorare il tasso di sopravvivenza dei bambini al cancro, con un numero pari al 60% entro il 2030. La GICC riunisce ad oggi più di 100 stakeholder internazionali che lavorano per aumentare l’abilità nel fornire servizi di qualità ai bambini malati di cancro e per far sì che il cancro infantile possa avere la priorità a livello regionale, nazionale e globale.

James R. Downing, M.D., Presidente e CEO di St. Jude, ha dichiarato che la collaborazione con l’Oms aiuta alla creazione di relazioni con la comunità globale di medici che curano i bambini malati di cancro ed è grazie ad esse se adesso è possibile evacuare i bambini malati di cancro da Gaza.

Inoltre, grazie alle loro iniziative, hanno anche reso possibile l’evacuazione dei bambini dall’Ucraina durante la guerra ancora in atto. La St. Jude, in particolare, ha sostenuto i bambini affetti da cancro nella regione del Mediterraneo per più di due decenni. Sia l’OMS che il St. Jude hanno alle spalle un duro lavoro nella regione del Mediterraneo orientale, con più di 80 istituti nei 22 paesi e territori della regione che fanno parte della St. Jude Global Alliance.

È quindi evidente che le due istituzioni siano fondamentali per l’aiuto dei bambini in situazioni davvero disastrose.

La guerra che è in corso in questo momento sta creando situazioni sgradevoli all’interno del suo paese e lo sta rendendo vittima di un sistema dove muoiono migliaia di persone, non solo per via dei continui attacchi, ma anche per motivi di salute strettamente legati all’individuo a cui è reso impossibile potersi curare. Questa volta è stata trovata una soluzione per i bambini, piccole creature innocenti schiave di uno scenario terribile. Ma più avanti, se sarà la volta degli adulti, o degli anziani, anche a loro sarà data una piccola possibilità di salvarsi? O saranno costretti a morire senza cure? Resteremo aggiornati su quello che accadrà.

Ambra Vanella

 

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