L’alternanza tra ora solare e ora legale è un tema oggetto di grandi discussioni negli ultimi anni, per questo la Svizzera sta pensando seriamente di ovviare al “problema” una volta e per tutte. Infatti, il Governo elvetico sta meditando di non allinearsi più all’Unione Europea dal prossimo autunno. Se così fosse la Svizzera diventerebbe un’isola temporale, con l’abbandono definitivo del cambio dell’ora due volte l’anno.
Già lo scorso febbraio da Berna era stata portata in votazione una risoluzione che puntava ad abolire l’ora legale. Poi però il Parlamento europeo non prese nessuna decisione in merito, chiedendo una serie di approfondimenti e di fatto affossando la risoluzione stessa.
Cittadini svizzeri decisamente favorevoli
Come spesso capita in Svizzera, le iniziative del Governo sono frutto di esigenze popolari. Anche questo caso non fa eccezione, viso che la stragrande maggioranza dei cittadini rossocrociati non ne può più dell’alternanza tra ora legale e ora solare.
Ritorno al passato…
Nel caso questa ipotesi dovesse realmente concretizzarsi, non si tratterebbe di una prima volta. Già tra il ’73 e l’81 la Confederazione svizzera decise di non adattarsi a quanto deciso dalla Commissione Europea e quindi per otto anni niente cambio dell’ora. La decisione fu poi rivista nel 1981 per mantenere rapporti di buon vicinato e soprattutto per evitare frizioni nei rapporti economici con gli altri stati europei.
Stravolgimento per i frontalieri
Se per i cittadini svizzeri si tratterebbe di una svolta positiva, non si può dire lo stesso per coloro che per motivi di lavoro devono oltrepassare il confine tutti i giorni. I frontalieri loro malgrado, dovrebbero spostare avanti o indietro le lancette dell’orologio spesso a fronte di una manciata di chilometri di strada. Insomma, non proprio una comodità.
Cosa sta facendo la Commissione Europea in tal senso
In virtù della situazione descritta, la Commissione Europea ha attivato una consultazione tra più di 4 milioni di cittadini europei sul tema spinoso. L’84% degli intervistati ha affermato, in maniera perentoria, che l’attuale sistema va modificato e quindi non è da escludere che nei prossimi mesi possano esserci novità per tutta l’Unione Europea e non solo per la Svizzera.
Antonio Pilato
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