Una storia infinita, l’idea che ha ispirato la mano dello scrittore di un libro pubblicato il primo settembre 1979. Ben 37 anni fa.
“Che tipo di storia è questa che costringe il lettore a entrarvi dentro; perché la storia ha bisogno di lui?”
Questo è uno degli interrogativi che si è posto Michael Ende durante la scrittura de La storia infinita, uno dei libri più belli in assoluto.
La trama del libro narra, in modo parafrasato, il passaggio dall’infanzia alla fase, più impegnativa, dell’adolescenza la quale può rivelarsi essere una vera e propria avventura, piena di sfide e situazioni in cui la vita ci mette alla prova, preparandoci all’età adulta.
La storia infinita ricorda l’importanza di non perdere la fantasia, continuando ad inventare storie e a fantasticare.
Il luogo in cui si svolge l’avventura di Fantàsia, un mondo che è stato creato e che sopravvive grazie alla fantasia degli uomini, ma che rischia di essere cancellato dal Nulla.
Il malessere che grava su Fantàsia ha fatto ammalare anche l’Infanta Imperatrice, la quale rischia la vita se il suo mondo non verrà salvato.
Questo incarico graverà sulle spalle del giovane e coraggioso Atreiu che si metterà in cammino per trovare la soluzione al male che affligge la terra di Fantàsia.
Bastiano, il protagonista di questa storia, è un bambino che dopo la morte della madre si è chiuso in se stesso, non riuscendo a comunicare con il padre e venendo preso di mira dai compagni.
L’unico rifugio in cui si sente al sicuro sono i libri.
Sarà proprio la lettura di un libro rubato in una libreria antiquaria a trasportarlo nel mondo di Fantàsia.
Atreiu, infatti, si renderà conto che l’unico modo per salvare il suo mondo è portare a Fantàsia un umano che dovrà dare all’Infanta Imperatrice un nuovo nome.
Il seguito non lo racconto.
Perché?
Semplice.
In questo modo, le persone che non l’hanno letto, prese da curiosità, si procureranno il libro per scoprire come va a finire.