La storia di Agnes e il suo ruolo nel passing di genere

La storia di Agnes è uno dei maggiori esempi di passing di genere.

Il passing , visto come modello per collocarci nella società, è un argomento molto importante quanto delicato su cui ancora oggi si fa fatica a entrare nel merito con cognizione di causa e senza stupidi pregiudizi.
Per fornire un quadro in cui legittimare le identità sessuali Garfinkel, sociologo statunitense, si pone l’obiettivo di studiare Agnes, un ragazzo diciassettenne, che sul finire degli anni cinquanta, negli Stati Uniti, si sottopone ad un intervento di amputazione del pene per costruire una vagina.
Ci sono teorie per le quali Agnes avesse iniziato a far uso di ormoni per farsi crescere seno e diminuire i tratti relativi alla mascolinità.
Altre invece sostengono che fosse intersessuale, quindi che producesse ormoni femminili naturalmente, ma avesse al contempo pene e scroto perfettamente formati.

Un anno prima dell’operazione, Agnes inizia un percorso di terapia.

Oltre che intraprendere il percorso con Garfinkel, si affida anche ad uno psichiatra per far studiare il suo caso.
Garfinkel analizza il caso adottando un approccio etnometodologico, analizzando la volontà di Agnes di cambiare sesso non su una base biologica o di un bisogno psicologico.
Piuttosto traccia un quadro culturale nel quale i comportamenti di genere vengono legittimati.
Incomincia così lo studio, valutando come il  ragazzo assimila i comportamenti femminili sul modello che la società offre.
Persona chiave nella vita di Agnes è il suo fidanzato Bill. Bill per Agnes svolge un duplice gioco, è sì fonte di frustrazione perché se non fosse apparsa esteticamente donna lui non si sarebbe mai interessato a lei,  ma, in secondo luogo, è una persona fondamentale per legittimare il suo status femminile.

Per Agnes il problema fondamentale non è mai stato incarnare l’ideale di donna, ma essere inclusa nella sua categorizzazione sociale.

Nella società gli attori agiscono consapevoli dell’esistenza di due soli sessi, dunque se una persona ha atteggiamenti da donna lo è, e vale esattamente lo stesso per un uomo.
Con il passare del tempo, nella contemporaneità, il cambio di sesso e l’ermafroditismo ci hanno mostrato sempre più come la natura sia in contrasto con la cultura.
Grazie alla contestualizzazione storica moderna di diverse realtà sessuali, abbiamo fatto grandi passo avanti in termini di ricerca e di apertura.
Secondo il femminismo post-strutturalista il genere è un incentivo culturale volto a delimitare l’assenza di confine corporeo.
La storia di Agnes è molto importante per lo studio di realtà che biologicamente non si sentono di appartenere a una categorizzazione e per far sì che vengano determinate nella società.

Veronica Ganguzza

Exit mobile version