La storia dimenticata del primo regalo di San Valentino

primo regalo di San Valentino

Nel XV secolo, durante la prigionia nella Torre di Londra dopo la battaglia di Agincourt, Carlo d’Orléans scrisse la prima “valentines” della storia, una lettera d’amore. Questo gesto pionieristico, nato dalla solitudine, ha dato inizio alla tradizione del primo regalo di San Valentino.

Nella vastità dei secoli, il gesto di donare qualcosa in occasione della festa di San Valentino ha radici profonde che affondano nel XV secolo. Tuttavia, non si tratta di scintillanti gioielli o romantici mazzi di fiori, bensì di una lettera intrisa di sentimenti, un antecedente lontano dei moderni regali di San Valentino.

Al centro di questa storia intrigante si trova Carlo d’Orléans, un personaggio storico che, durante il XV secolo, fu imprigionato nella maestosa Torre di Londra dopo aver subito la sconfitta nella battaglia di Agincourt. Carlo d’Orléans, in un momento di vulnerabilità, decise di esprimere i suoi sentimenti attraverso una lettera d’amore, dando così inizio alla tradizione dei regali di San Valentino.

Il contesto storico in cui si svolse questo gesto pionieristico è degno di nota. La battaglia di Agincourt, avvenuta nel 1415, fu uno scontro epico durante la Guerra dei Cent’anni tra Inghilterra e Francia. Carlo d’Orléans, catturato dagli inglesi dopo la sconfitta, si trovò imprigionato nella Torre di Londra per ben 25 anni. Fu durante questo periodo di reclusione che nacque il primo “valentines” della storia.



La lettera, scritta con maestria e intrisa di un profondo senso di romanticismo, fu il riflesso dei sentimenti di solitudine e desiderio di Carlo d’Orléans. In un contesto tanto avverso, la sua creatività e la forza dell’amore gli permisero di trasformare la prigionia in un momento di espressione sincera. Questo atto, all’apparenza semplice, ha gettato le basi per una tradizione che si è evoluta nel corso dei secoli.

Nonostante la lontananza temporale, l’eredità di Carlo d’Orléans sopravvive nei moderni scambi di regali di San Valentino. La sua lettera è un precursore delle dichiarazioni d’amore che oggi si scambiano milioni di persone in tutto il mondo. La capacità di trasformare un momento difficile in un’opportunità di esprimere affetto e amore è il cuore pulsante di questa antica storia.

Retrocedendo nel tempo, ci imbattiamo in una pratica sociale molto diversa rispetto alle moderne celebrazioni di San Valentino. Il concetto stesso di scambiarsi regali per esprimere amore era un terreno inesplorato, eppure Carlo d’Orléans fu audace abbastanza da rompere con le convenzioni dell’epoca.

L’inversione dei ruoli, la prigionia che si trasforma in una tela su cui dipingere sentimenti, aggiunge un tocco di dramma romantico a questa storia. La Torre di Londra, nota per le sue mura impenetrabili, diventò il palcoscenico di un gesto che avrebbe lasciato un’impronta indelebile nella storia dell’amore.

Guardando a questa storia dimenticata, emerge chiaramente come il concetto di San Valentino sia molto più antico di quanto si potrebbe immaginare. Nella nostra epoca di regali lussuosi e gesti spettacolari, è rinfrescante tornare alle radici di questa festa e apprezzare la semplicità e l’essenza di un gesto d’amore sincero.

In conclusione, il primo regalo di San Valentino non fu un oggetto materiale, bensì una lettera intrisa di emozioni scritte da un uomo imprigionato. Carlo d’Orléans ha aperto la strada a una tradizione che, sebbene si sia trasformata nel corso dei secoli, conserva ancora il suo nucleo di espressione autentica dei sentimenti. Questa storia ci ricorda che l’amore può fiorire anche nei luoghi più impensati e che un gesto sincero può superare le barriere del tempo e della storia.

Ma la festa di San Valentino è veramente universale? Alcuni paesi hanno feste equivalenti durante l’anno, altri festeggiano più di una volta. Per esempio, in Brasile il 12 giugno si festeggia il “Dia dos Namorados”, il giorno antecedente a quello dedicato a Sant’Antonio considerato il protettore dei matrimoni. In Argentina, oltre San Valentino, hanno anche la “Semana de la Dulzura” che consiste in uno scambio di baci in cambio di dolcetti o pensieri.

 

 

Patricia Iori

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