La sottomissione come scelta: il fenomeno Tradwife

fenomeno Tradwife Movimento delle mogli tradizionaliste

Ultimamente i social sono pieni di contenuti che riguardano il fenomeno Tradwife. Si tratta di una nuova tendenza inerente al mondo della sottomissione e su quanto esso sia meraviglioso. Il fenomeno è in piena espansione, infatti, si contano già più di 60mila post su Instagram e 15milioni di visualizzazioni di contenuti su Tik Tok. La storia che si cela dietro, però, non è cosi tanto ‘meravigliosa’ come dicono.

Cosa è il fenomeno Tradwife?

Una tradwife è una donna che rispetta a pieno i ruoli stereotipati di genere, ovvero la donna casalinga che accudisce marito e figli, una concezione che appartiene ormai al MedioEvo. Solitamente, la tipica tradwife, lascia la propria carriera e decide di concentrarsi sui bisogni domestici della famiglia e, in più, critica chi non lo fa. Secondo una ricerca, il termine “tradwife” è comparso sui social già nel 2018, raggiungendo il suo picco nel 2020. La sua continua espansione è caratterizzata dall’utilizzo dei social network da parte delle tradwives, dove pubblicano contenuti elogiando la figura della donna sottomessa, simbolo della donna pre-emancipazione.

Le influenze di questa tendenza vanno dalla cultura americana degli anni 50 ai valori religiosi del Cristianesimo. A praticare questa cultura sono in maggioranza le donne bianche, anche se stanno cominciando a praticarla pure una grande maggioranza di donne nere, le quali ritengono che il matrimonio tradizionale è la chiave per la liberazione delle donne nere dal sovraccarico del lavoro. 

Cosa fa una Tradwife?

L‘identità di una tradwife è caratterizzata dall’essere una moglie casalinga o, meglio ancora una moglie e madre casalinga, che si impegna in tutte le attività relative all’ambito domestico:

Alcune tradwives cattoliche hanno anche adottato un’ulteriore pratica ovvero quella di indossare il velo. Questa pratica è considerata dal Cattolicesimo, e soprattutto dagli estremisti islamici, un simbolo di completa devozione e sottomissione.

Inoltre, chi si identifica in questa pratica,  preferisce che venga stabilita una divisione dei ruoli in cui sia solo il marito ad occuparsi delle finanze mentre loro possono preoccuparsi, così, solo della casa.

Come il fenomeno delle Tradwives può diventare pericoloso

La divulgazione del fenomeno Tradwife può risultare estremamente dannoso per le generazioni future. La poco consapevolezza con cui esso viene trasmesso, facendoci credere alla bella favoletta sulla sottomissione, trasformandolo in un trend virale, rappresenta un vero e proprio indebolimento delle lotte in cui per anni e anni le donne si sono battute e continuano a battersi.  

Inoltre le tradwives hanno anche rilasciato numerose interviste in cui affermano di essere loro le vere femministe, poiché ritengono di rappresentare appieno la donna, una donna devota alla famiglia e per questo può essere definita così, secondo la loro idea.

Purtroppo non sembra essere così. La donna è libera di poter scegliere come meglio vivere la sua vita, ma questo fenomeno non esalta il valore della donna in quanto tale, ma esalta il valore di una donna che mette il marito e figli al primo posto ritenendo che sia l’unica chiave per vivere bene. Lasciano alle spalle e criticano l’emancipazione della donne rifugiandosi in un’epoca primordiale dove la donna non aveva alcun tipo di diritto se non quello di pensare alla famiglia.

L’elogio di questa tendenza non porterà nulla di buono, se non un indebolimento della figura della donna e il ritorno ad una mentalità che sembrava non appartenerci più. Bisogna fare molta più attenzione a ciò che si trova nei social e avere la forza di non farsi influenzare. Le battaglie che le donne hanno portato avanti non dovranno essere vane, si dovrà sempre combattere per far sì che ideologie, come queste, non diventino un pretesto per ricadere in idee che negli anni passati hanno negato alle donne il diritto di essere tali.

Ambra Vanella

 

 

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