Sempre più frequentemente, il termine “sostenibile” viene utilizzato in ogni contesto immaginabile: cotone sostenibile, caffè sostenibile, posate monouso sostenibili e persino carbone sostenibile. Questa diffusione ha reso il termine onnipresente, ma anche confusionario e ambiguo. È, dunque, essenziale comprendere il vero significato di questa parola e approfondire il concetto di sostenibilità assoluta. Così facendo possiamo distinguere tra pratiche realmente sostenibili e quelle che, pur vantandosi del termine, non affrontano i problemi ambientali in modo completo e adeguato. Approfondire cos’è la sostenibilità assoluta significa considerare ogni aspetto dell’impatto ambientale e garantire che le nostre azioni siano veramente in linea con le capacità di rigenerazione del pianeta.
Cosa significa davvero “sostenibilità”?
Molte iniziative etichettate come sostenibili si concentrano su un singolo aspetto del problema, trascurando altri elementi altrettanto importanti. Per esempio, il cotone sostenibile è spesso sinonimo di cotone biologico. Sebbene il cotone biologico riduca l’uso di pesticidi e inquinanti, la sua coltivazione ha rese inferiori, richiedendo più acqua e terra, e comporta emissioni di carbonio più elevate. Questo è un chiaro esempio di come un approccio limitato non risolva il problema nella sua interezza.
Spesso, quando si dice che qualcosa è sostenibile, si intende semplicemente che è più sostenibile rispetto a una soluzione precedente. Come ci fa notare Anjila Hjalsted, antropologa e ingegnera ambientale, la definizione di sostenibilità più comunemente accettata proviene dal rapporto Brundtland nel 1987.
Tale rapporto ritiene che la sostenibilità debba “soddisfare i bisogni del presente senza compromettere la capacità delle future generazioni di soddisfare i propri bisogni”. Tuttavia, questa definizione è vaga. È fondamentale chiarire cosa si intende per “bisogni” e stabilire quali impatti ambientali possano essere consentiti per non continuare a mettere a rischio il benessere delle generazioni future.
La soluzione della sostenibilità assoluta
Per affrontare le sfide ambientali di oggi, è fondamentale adottare un approccio alla sostenibilità che non si limiti a piccoli miglioramenti o soluzioni parziali. L’approccio della sostenibilità assoluta richiede valutazioni approfondite e la definizione di limiti precisi relativi all’utilizzo delle risorse del pianeta.
Il concetto della sostenibilità assoluta si basa sull’idea che qualcosa è totalmente sostenibile solo se rimane entro i limiti consentiti. Adottare la sostenibilità assoluta implica valutare non solo l’impatto climatico delle nostre azioni, ma anche il consumo di acqua, la conservazione della biodiversità, l’uso del suolo e altre risorse vitali. Il passaggio verso la sostenibilità assoluta richiede un cambiamento culturale significativo. È necessario adottare soluzioni che non si limitino a offrire vantaggi a breve termine e che, di conseguenza, compromettono ugualmente il futuro a lungo termine.
Per esempio, nel settore alimentare, adottare l’approccio della sostenibilità assoluta significa usufruire di pratiche agricole che non solo minimizzano l’uso di pesticidi e fertilizzanti, ma ottimizzano anche l’uso dell’acqua e proteggono la fertilità del suolo. Allo stesso modo, nel settore energetico, significa investire in fonti rinnovabili e tecnologie efficienti che riducono drasticamente le emissioni di carbonio e l’uso delle risorse non rinnovabili. Questo significa utilizzare fonti pulite, come il sole e il vento, per produrre energia.
Sustain-able: “in grado di sostenere”
Per comprendere quanto possiamo utilizzare le risorse del pianeta senza causare danni irreparabili, è necessario conoscere i limiti di queste risorse. Alcuni ricercatori hanno sviluppato un sistema chiamato “il quadro dei confini planetari”, che ci aiuta a capire quanto possiamo sfruttare il nostro pianeta prima di raggiungere un punto critico.
Poiché le risorse del pianeta devono essere condivise tra tutti noi, comprese le generazioni future, è fondamentale determinare come utilizzare queste risorse in modo realmente e totalmente sostenibile. Questo può essere fatto determinando con precisione se qualcosa è sostenibile in termini assoluti; dunque, fornendo solo una tra le due risposte: “sì, è sostenibile” o “no, non è sostenibile”.
Quest’approccio tipico della sostenibilità assoluta trasforma il concetto, oramai comunemente generico, di sostenibilità in una questione scientificamente precisa, in grado di fornire una risposta univoca. L’obiettivo è quello di stabilire e rispettare i limiti chiari e definiti per l’uso delle risorse naturali e di presentare la sostenibilità non come una meta ambiziosa, ma una necessità urgente.
Elena Caccioppoli