La solita e noiosa settimana da incubo

La solita e noiosa settimana da incubo.

La solita e noiosa settimana da incubo.

Ci stiamo pericolosamente abituando alle assurdità, un’assuefazione che potrebbe portarci ad una cronica demenza mediatica.

Per poter esser minimamente esaustivi è necessario abbandonare il monografico per volare radi sulla superficie della mediocrità.

Tutti si sono indignati per la presenza dei Casamonica a Porta a Porta, però va anche detto che in tanti lo hanno visto. Io, onestamente, tutta questo stupore non lo capisco. Dal Patto con gli italiani ai Casamonica – passando per Renzi – a me sembra piuttosto una naturale, e tristemente lineare, evoluzione. E poi Riina non poteva.

Il clamore poi fa parte dello cher – anche l’indignazione fa ascolti -, sarebbe ben più utile boicottare il programma, basta non vederlo più, e la cosa credo faccia pure bene alla salute. In fondo per Bruno Vespa non cambierebbe nulla: quello anche in assoluta solitudine continuerebbe comunque a frequentare brutta gente.

Anche la scoperta dell’ Homo Naledi credo sia accompagnata da un eccessivo clamore: scoperto nei pressi di  Johannesburg un ominide alto meno di un metro e mezzo, con viso da scimpanzé e arti simili a quelle dell’Homo Sapiens. Ora dico io … perché andare a rompere le palle a Brunetta in vacanza?

Anche le terribili immagini della reporter ungherese che mette lo sgambetto e prende a calci i profughi mi sembrano più che comprensibili. La ragazza si era resa conto che il servizio era noioso: quel viavai di gente sconclusionato era troppo sciapo, non era diverso da quello della Földalatti di Budapest all’ora di punta. Era d’uopo mettere un po’ di pepe a quel mortorio di disperazione. E allora l’ideona! Facciamoli scapicollare, rendiamo questi sporchi migranti utili e mediaticamente appetibili. Altrimenti qua che ci stanno a fare?

In fondo la giornalista carogna  non è diversa da quelli che riprendono un annegamento a mare e urlano con gli smartphone in mano: “Annega! Oddio.. aiutatelo! Nel frattempo io metto a fuoco!” Poi tocca sempre allo sfigato che è stato tanto fesso da dimenticarsi il cellulare a casa salvare il malcapitato. In fondo siamo noi che vogliamo l’azione e il tragico, senza la sofferenza altrui non siamo contenti e tutti questi benefattori della moderna comunicazione non fanno altro che ingegnarsi per offrirci tutto questo. E allora sotto con calci e sgambetti se questo fa odiens. E’ il pubblico che lo vuole.

Bellissima invece una notizia che viene da Acerra, il nipote ventottenne di un noto boss locale si reca in un cantiere edile e chiede il pizzo a un poliziotto in borghese che lo arresta. Bellissimo, perfetto! Così li volgiamo i malavitosi… tutti fessi! Perché se non si incastrano da soli dilagheranno.

commenta: La solita e noiosa settimana da incubo. 

fonte immagine: Angela Elia

 

Exit mobile version