La simbologia dell’arcobaleno, un viaggio tra le culture del mondo

La bandiera arcobaleno è diventata stemma delle rivendicazioni LGBT, ma perché è stata scelta? Ripercorriamo la simbologia dell’arcobaleno dal passato a oggi, in un viaggio attraverso i miti e le culture del mondo

Il nostro viaggio comincia dalla tradizione cristiana. La Bibbia trasmette una precisa visione e simbologia dell’arcobaleno: esso testimonia l’alleanza tra Dio e l’uomo. Spesso infatti, nelle raffigurazioni della fine del Diluvio Universale, si vede in cielo un arcobaleno che dimostra come, grazie all’alleanza con Noè, Dio impedirà un nuovo diluvio. Per questa ragione l’arcobaleno ha assunto valore positivo, la ritornata pace dopo la tempesta.Diluvio Universale

L’immagine mostra un particolare dei mosaici nel Duomo di Monreale. Qui si raccontano le vicende del Vecchio e Nuovo Testamento per far sì che tutti i fedeli, anche coloro che durante il Medioevo non sapevano leggere, potessero conoscere i messaggi di Dio. In questo caso l’arcobaleno collega Noè e la sua famiglia con l’altare su cui hanno compiuto sacrifici per onorare Dio. I versi tratti dalla Genesi recitano: “Disse Dio a Noè: pongo il mio arco sulle nubi ed esso sarà il segno dell’alleanza tra me e la terra e non ci sarà più il diluvio per distruggere la carne.”

Seconda tappa: Grecia

Facciamo un salto ancora più indietro nel tempo per addentrarci nei miti dell’antica Grecia. Tra gli dei dell’Olimpo vi era Iride, personificazione dell’arcobaleno e messaggera degli dei. È grazie alla sua luce e ai suoi colori che la parte colorata dell’occhio prende questo nome. Iride è raffigurata con le ali, che le permettevano di raggiungere la terra, e il percorso che compiva lasciava una traccia nel cielo di 7 colori. Secondo Omero i messaggi recapitati erano funesti, poiché era Hermes a portare le buone notizie, quindi l’arcobaleno diventava un presagio di sfortuna.

“Venere ferita da Diomede viene salvata da Iride” Joseph-Marie Vien, 1775.

Terza tappa: America





Qui l’arcobaleno compare in numerose leggende e miti delle popolazioni native. La popolazione Navajo associa l’arcobaleno a un rituale di iniziazione. L’arcobaleno è un serpente multicolore e i giovani, per dimostrare il loro coraggio, devono riuscire a cavalcarlo per poter passare all’età adulta. 

Il tema del passaggio da una dimensione all’altra è tipica di questi luoghi: nel centro America l’arcobaleno connette il mondo sotterraneo con il mondo terreno. Per questo motivo in ambito funerario si ritrovano tessuti multicolore o raffigurazioni di serpenti che garantivano il passaggio dalla vita alla morte. Infine, per le popolazioni che basano la loro economia sull’agricoltura, è fondamentale monitorare gli eventi atmosferici e “l’arco iris”, come viene chiamato in spagnolo, indica semplicemente l’inizio o la fine delle piogge.

Quarta tappa: Australia e Africa

Anche questi due luoghi così distanti, sono uniti dalla simbologia dell’arcobaleno-serpente. Secondo gli antichi miti australiani, quando si vede l’arco colorato nel cielo, è il serpente che salta da una pozza d’acqua all’altra. Ma bisogna stare attenti poiché se non si rispetta l’ambiente, il serpente punirà l’uomo togliendogli le piogge. In altri racconti aborigeni, invece, il serpente ingoia i giovani uomini per poi sputarli adulti, permettendo anche in questo caso il passaggio verso una nuova vita.

È raffigurata Mami Wata, ossia la madre delle acque, che stringe il serpente arcobaleno.

In Africa, nelle regioni in cui è diffusa la tradizione religiosa del vodu (Togo, Benin, Ghana), si ritiene che ogni cosa, alberi, pietre, vento o pioggia, contengano lo spirito di una divinità. Così anche Dan è un animale sacro dalle sembianze di pitone arcobaleno che si riempie delle acque del mare per poi trattenerle o lasciarle cadere sulla terra.

 

Quinta tappa: Oriente e Nord Europa

Per l’ultima parte del viaggio attraversiamo l’Oriente. Nelle credenze hindu l’arcobaleno è chiamato Indradhanush, ossia arco di Indra, dio dei temporali. 

In Cina si narra che la dea Nüwa sia riuscita a sigillare una frattura nel cielo utilizzando pietre di 7 colori differenti. La simbologia dell’arcobaleno è quindi legata all’armonia dell’universo, all’unione tra Yin e Yang, tra cielo e terra. 

Infine la tradizione giapponese vede le loro divinità creatrici, Izanami e Izanagi, scendere dal cielo grazie al ponte arcobaleno per formare le isole di cui si compone il Giappone.

Anche nella mitologia scandinava l’arcobaleno è un collegamento, un ponte tra gli esseri umani e il mondo degli dei. Sempre dal nord Europa proviene una delle leggende più famose riguardarti l’arcobaleno: secondo gli irlandesi un dispettoso gnomo, il Leprechaun, custodisce alla fine dell’arco una pentola colma d’oro. Essa simboleggia il desiderio umano di sperare sempre in cose irraggiungibili, una ricerca infinita e impossibile.

Bandiere arcobaleno in tutto il mondo

Un semplice fenomeno atmosferico, basato sul fatto che la luce del sole sia composta da diversi colori e che a contatto con le gocce d’acqua provochi il fenomeno della rifrazione, ha da sempre destato meraviglia nell’essere umano. Il misterioso arco colorato è stato studiato scientificamente, ma ha dato vita anche a racconti fantastici. Ed è così che si viene a creare una fitta rete di simbologie dell’arcobaleno che ricopre tutte le nazioni del mondo.

Ad oggi ha un significato positivo, la speranza che dopo la pioggia possa arrivare qualcosa di bello, ma non solo. I suoi colori riempiono le strade grazie a chi manifesta per difendere i propri diritti e per la libertà di amare.

La prima volta che la bandiera arcobaleno sventolò per sostenere la comunità LGBT, le strisce erano ben 8 poiché il suo ideatore, Gilbert Baker, aveva inserito anche il colore rosa. Era il 25 giugno 1978 durante il Gay Pride di San Francisco. In seguito però la bandiera venne modificata togliendo sia il rosa che il turchese e così la bandiera più diffusa ha solo 6 strisce. Il rosso rappresenta la vita, l’arancione la salute, il giallo la luce solare, il verde la natura, il blu la serenità e il viola lo spirito.

Negli ultimi anni le bandiere sono diventate moltissime per poter includere ogni persona all’interno dei suoi colori: le comunità transgender, genderfluid, non-binarie… In questo modo ognuno è riconosciuto, ha una sua identità e un suo colore che lo rappresenta in unione con tutti gli altri.

Maria Rosa Cottone

 

 

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