La setta degli Assassini ombre mortali
Il Fondatore di quest’oscuro gruppo è l’iraniano Hasan as-Sabbah, uomo di grande cultura e scienza, nato a Quomm il 1048, ma cresciuto e formatosi a Roiy, la moderna capitale dell’Iran, Teheran, morto nel 1124.
L’origine del loro nome hashshain deriva dalla parola “hashish” una droga che Hasan utilizza per “facilitare” la via del paradiso per i suoi adepti.
Gli assassini sono dei fedayn guerrieri sacri, un esercito ombra di sicari fanatici, disciplinati, devoti, la cui cieca obbedienza è assoluta.
L’ arma principale è lo jambiya: una daga ricurva di origine persiana, con questo strumento letale eliminano indistintamente i nemici della fede sciita, senza distinzione di ramo sociale o fede, nessuno è al sicuro.
IL PRIMO OMICIDIO registrato riguarda l’assassinio nel 1092 del gran visir sunnita Nizam al Mulk, pilastro politico e religioso Selgiuchide, la sua morte segna una serie di lotte intestine che logorano il grande impero turco.
Anche i crociati non possono sentirsi al sicuro dai coltelli affilati dei seguaci di Hasan: la morte del cesare Corrado di Monferrato nel 1192, ucciso dalla setta perché considerato uno scomodo intermediatore per la conquista crociata di Acri.
Il covo degli Assassini: Nel 1090, viene occupato il castello di Alamut situato sulla catena montuosa iraniana dell’ Elburz, territorio del dominio Selgiuchide ricco di scoscesi dirupi e roccaforti montane.
Il possesso della rocca non costa spargimenti di sangue, si tratta di una brillante operazione strategica, basata su spionaggio e proselitismo: per prima cosa, il Gran maestro sciita inviò un gruppo dei suoi migliori da’ì missionari-predicatori, per convertire la popolazione e i soldati della la guarnigione; lo stesso Hasan, camuffato si addentrò nel castello, scacciando di persona il comandante dalla roccaforte, perché rifiuta di convertirsi.
78 anni di assassini l’epilogo… (forse)
La venuta dei Mongoli segna la fine degli Assassini che dal 1273 iniziano una diaspora in Asia centrale, ma La setta degli Assassini ombre mortali, esiste tutt’oggi, con nomi differenti e celati nell’ombra…
Filippo Scicchitano