La sentenza del marco temporal: il trionfo dei popoli indigeni

la-sentenza-del-marco-temporal-il-trionfo-dei-popoli-indigeni

La sentenza del marco temporal: il trionfo dei popoli indigeni

Nel mondo giuridico, alcune sentenze lasciano un’impronta storica indelebile, e una di queste è stata la recente decisione sulla questione del ‘marco temporal’. Questo termine, che può sembrare astruso per molti, ha una rilevanza fondamentale nella lotta per i diritti delle comunità indigene in Amazzonia e in altre parti del mondo. Ma cosa significa ‘marco temporal’ e perché la sua recente sentenza è stata così significativa?

La recente decisione della Corte Suprema brasiliana rappresenta una vittoria senza precedenti per i popoli indigeni del Brasile. La sentenza ha respinto la controversa dottrina del marco temporal (limite temporale). A lungo sostenuta dagli interessi dell’agro-business brasiliano per favorire lo sfruttamento delle terre protette, motivo per cui spingevano per la sua approvazione.  Se fosse passata per gli indigeni sarebbe stato impossibile accampare diritti sui loro luoghi ancestrali, concentrati in aree dell’Amazzonia. Su cui punta da tempo gli occhi la lobby agricola.

Tale politica giuridica avrebbe, quindi, limitato le tribù alle terre occupate nel 1988. Tuttavia la Corte Suprema ha respinto questa tesi, sostenendo che i territori appartengono ai popoli indigeni indipendentemente dalle date di occupazione. Una vittoria che apre la strada a una difesa più solida dei diritti fondiari degli indigeni,  garantiti dalla Costituzione Federale.

Il procedimento, durato due anni, è finito con una vittoria netta per popoli indigeni e attivisti ambientali: 9 degli 11 giudici si sono dichiarati contrari ad approvare il marco temporal. Questa decisione riflette gli ideali democratici del Brasile e riconosce i diritti originari delle comunità indigene alle loro terre ancestrali. Riaffermando che la giustizia prevale sugli interessi opportunisti. La lotta contro la dottrina marco temporal ha implicazioni cruciali sia per la giustizia sociale che per i diritti umani.

Il rischio di retrocessi. Se la Corte avesse approvato il maro temporal, avrebbe significato un notevole regresso nei diritti indigeni, con centinaia di migliaia di indigeni a rischio di esproprio delle proprie terre e i popoli in-contattati in pericolo di sterminio.

Ma cos’è esattamente il marco temporal e quali sono le sue implicazioni?

La storia del marco temporal è lunga e complessa, si basa su una serie di leggi e decisioni giuridiche che mirano a limitare, gravemente, i diritti fondiari degli indigeni. Sostenuto principalmente dall’agro-business brasiliano, questa tesi giuridica avrebbe legalizzato il furto di vaste aree di terra indigena. Divenuto un punto focale per le comunità indigene amazzoniche, che da anni lottano per dimostrare la loro presenza e connessione con le terre che chiamano casa, e di cui ne hanno pienamente diritto.

Il termine ‘marco temporal’ ha quindi origini legate al contesto giuridico e alla storia delle dispute sulla proprietà delle terre indigene in Brasile. Non ha una data di nascita specifica. E’ emerso come concetto, e argomento legale rilevante, nel corso delle dispute e delle cause legali tra le comunità indigene e il governo brasiliano.

E’ stato invocato per la prima volta durante il caso di demarcazione della terra riguardante il territorio indigeno di Raposa-Serra do Sol, nello stato di Roraima. Una battaglia legale durata anni e conclusasi nel 2009, con la decisione della Corte Suprema di assegnare la terra agli indigeni. In seguito all’occupazione coatta da parte dei fazendeiros (grandi proprietari terrieri) negli anni ’70.

Nel corso degli anni, il marco temporal è diventato un termine ampiamente dibattuto, oggetto di varie interpretazioni legali e giuridiche, in relazione ai diritti delle comunità indigene sulle loro terre ancestrali. La sua rilevanza è aumentata nel tempo e ha raggiunto un punto critico nelle discussioni legali e politiche relative alla terra e ai diritti indigeni in Brasile.

Questa politica richiedeva alle comunità indigene di dimostrare la loro presenza sulle terre contese nel 1988, anno in cui fu ratificata l’attuale Costituzione del Brasile, per poter affermare il loro diritto alla terra. Tale restrizione temporale ha spesso favorito imprese e agricoltori interessati ad accedere alle terre indigene. Mettendo a rischio i diritti delle popolazioni native.

Nel mio articolo precedente intitolato: ‘Il ‘marco temporal’ e il diritto originario alla terra in Brasile’, pubblicato il 30 agosto 2021, ho discusso in dettaglio la possibile decisione dell’attesa sentenza della Corte Suprema Federale.




L’attuale sentenza della Corte Suprema arriva in un momento di grande importanza. Il Senato brasiliano era impegnato nella ‘trattativa’ per la cosiddetta Legge PL 490/2007, che autorizza attività legate alla costruzione di infrastrutture minerarie e idroelettriche su terre indigene protette. (Ora PL 2903, contenente politiche anti-indigene simili al marco temporal e volta a limitare la creazione di nuove riserve indigene).

Questa legislazione, sostenuta dalla potente lobby agricola, ha suscitato proteste e dibattiti accesi in tutto il paese. La Camera Bassa del Congresso aveva già approvato il disegno di legge, ma la decisione della Corte Suprema getta un’ombra significativa sul suo futuro.

Lottando per i diritti: il ruolo del movimento Indigeno e degli alleati

Il movimento indigeno e i suoi alleati combattono duramente da anni contro il marco temporal. Le proteste massicce in Brasile e nel mondo hanno attirato l’attenzione su questa proposta dannosa. 176 diversi gruppi indigeni brasiliani si sono riuniti ad agosto a Brasilia, capitale della nazione sudamericana. Proteste coordinate dall’APIB e denominate Luta Pela Vida (Lotta per la vita).

Questa lotta ha dimostrato la forza della mobilitazione sociale nella difesa dei diritti umani e ambientali. A sostegno delle proteste a Brasilia, centinaia di manifestanti hanno organizzato una protesta davanti alle ambasciate brasiliane a Londra e San Francisco.

Il giudice Edson Fachin ha dichiarato che i diritti territoriali indigeni sono riconosciuti dalla Costituzione brasiliana e preesistono alla stessa promulgazione della Costituzione. Questa affermazione ha gettato le basi per la respinta del marco temporal.

Vista come una ‘vittoria epocale’ da Survival International, un importante gruppo per i diritti umani, che ha a lungo combattuto per la causa indigena. La notizia è stata accolta con gioia e determinazione dalle comunità indigene del Brasile, organizzazioni per i diritti umani e attivisti di tutto il mondo. L’Assemblea dei Guarani Kaiowá ha dichiarato che questa è una vittoria importante contro il genocidio e che continueranno la lotta per la demarcazione delle loro terre.

Il popolo Xokleng è stato uno dei più strenui oppositori del marco temporal, affermando che sarebbe stato uno sterminio per i popoli indigeni. Questa decisione ha effetti significativi su molte comunità indigene e sull’intera foresta amazzonica.

Ma malgrado questa vittoria storica, la minaccia per i popoli indigeni non è completamente scomparsa. I sostenitori del marco temporal nella legislatura brasiliana non si arrendono e cercano modi per mantenere viva questa politica dannosa. La pressione dell’agro-business continua, ma la decisione della Corte Suprema rappresenta un ostacolo significativo a questa agenda anti-indigena.

Nonostante le sfide, rappresenta una vittoria storica e epocale per le popolazioni indigene del Brasile e un colpo significativo per la lobby dell’agroindustria. La giustizia della Corte Suprema fornisce una solida base legale per i diritti costituzionali dei popoli indigeni, e il paese ora guarda al futuro con la speranza di proteggere e rafforzare ulteriormente questi diritti.

L’importanza dell’autonomia economica

Un passo successivo essenziale è l’investimento nella formazione delle comunità indigene per consentire loro di esplorare l’autonomia economica e la sostenibilità. Riducendo la dipendenza da organizzazioni non governative. Questa decisione apre la strada a una maggiore equità e prosperità per tutti i popoli indigeni del Brasile. Al di là delle sfide future, la vittoria legale rappresenta un punto di svolta nella lotta per i diritti delle comunità indigene e la conservazione degli ecosistemi preziosi del Brasile.

Il futuro della difesa dei diritti indigeni: cosa c’è in serbo

Mentre i popoli indigeni festeggiano questa storica vittoria, il futuro della difesa dei loro diritti rimane incerto. La lotta per la demarcazione delle terre indigene e la protezione delle comunità indigene continua. È fondamentale investire nella formazione e nell’autonomia economica delle comunità indigene affinché possano prosperare in modo sostenibile e indipendente.

In conclusione, la sentenza contro il marco temporal rappresenta una vittoria cruciale per i diritti dei popoli indigeni del Brasile e una sconfitta per gli interessi dell’agro-business. Tuttavia, la lotta per la protezione delle terre indigene e la promozione dei diritti indigeni è un percorso in continua evoluzione che richiede impegno costante.

 

Felicia Bruscino

Exit mobile version