“Chi demolisce una scuola, demolisce il futuro.”
Khan al Ahmar è un piccolo villaggio costruito tra le pozzanghere e la sabbia palestinesi. Abitato da “beduini” che resistono alle minacce dei coloni israeliani.
Khan al Ahmar è un pezzo di cielo, di terra Palestinese, un angolo dimenticato e tormentato.
Non tutti bambini del mondo hanno la possibilità di scegliere una scuola, e qui, oltre cento poveri bambini hanno oggi una scuola, la chiamano la “Scuola di Gomme” perché è stata costruita dagli abitanti usando oltre 2.200 vecchi pneumatici riempiti di sabbia per fare fronte al divieto delle Autorità Israeliane di realizzare costruzioni in muratura in determinate aree.
Muri di gomma che proteggono la cultura, muri che gli israeliani vogliono abbattere, muri che resistono e sfidano l’arroganza dei criminali sionisti.
Oggi, Khan al Ahmar e la sua Scuola di Gomme, sono il simbolo del diritto all’istruzione, sono la risposta alla becera repressione israeliana che vuole cancellare con le ruspe un villaggio e la sua scuola.
La scuola di gomme è diventata un vero e proprio simbolo, è riuscita a restituire autostima, dignità e istruzione ad una comunità intera.
C’è un pezzo d’Italia in quella Scuola costruita grazie all’impegno del Consolato italiano e di Vento di Terra, che da sempre è impegnata nella costruzione di scuole nei più remoti Paesi del Mondo.
E lo fa con quello che trova.
Ha trovato vecchi copertoni buttati, li ha raccolti, riempiti di fango e sabbia e ha costruito una Scuola ridando speranza all’intero villaggio.
Una Scuola simbolo della lotta non solo contro la prepotenza israeliana ma soprattutto contro coloro che vorrebbero gli uomini schiavi della loro ignoranza.
Niente è più pericoloso della cultura.
Niente è più letale di un libro.
Per questo, Scuola di Gomme sarà abbattuta ma proprio per quello altre Scuole sorgeranno e non importa con che cosa saranno costruite, tra i banchi troverete libri e poi ancora libri.
E saranno i nostri fucili.