Simone de Beauvoir e Jean-Paul Sartre, Oriana Fallaci e AlekosPanagulis, Frida Kahlo e Diego Rivera… e l’elenco dei grandi Nomi che hanno creato le grandi Coppie, potrebbe continuare. Così come sarebbe lunga la lista delle bellissime dichiarazioni che queste, come altre coppie di intellettuali, si sono pronunciate. Perché al sex-appeal dell’intelligenza è difficile resistere. Eh, già: personalmente, ho sempre sostenuto che avere a che fare con un uomo (o con una donna) che attrae, che affascina con i pensieri che macina, con le parole che pronuncia e con i modi che adotta, non è facile.
Perché il desiderio non si nutre solo delle forme e delle altezze e delle esteriorità: ché se così fosse, non sarebbe complicato trovare un corpo disposto ad accompagnare e a soddisfare il proprio. Il desiderio si nutre anche e soprattutto di ciò che è nascosto, di ciò che si cela, di ciò che è tra le righe, di ciò che si lascia sfiorare senza concedersi interamente, senza rendersi disponibile alla “consumazione” immediata.
Personalmente, quando parlo del “fascino”, parlo di questo; e tutto questo ha un nome preciso: sapiosexuallity, ovvero sapiosessualità. Con tale termine viene indicata l’attrazione nei confronti di una persona a motivo della sua intelligenza e non solo delle sue caratteristiche esteriori: e parlo di attrazione perché si tratta del vero e proprio desiderio carnale che un uomo (o una donna) suscita, magari mentre legge London o mentre ascolta Morricone o mentre ammira Caravaggio.
Ora, libertà assoluta quando si parla di attrazione e di tutti gli altri aspetti di una relazione… però, di una mente che pensa, di uno spirito che si interroga e dubita e cerca e si dimena tra se stesso e la realtà, utilizzando parole, colori, note musicali, voce ed ogni forma di Cultura, no, non ne posso negare il potere magnetico: il potere che esercita incuriosendo, interessando, motivando la conoscenza e l’approfondimento della stessa. Che dire? Vada, allora, per l’inserimento della sapiosessualità tra le altre tipologie di orientamento sessuale.
Perché, come dicevo proprio pochi giorni fa (parlando del sito OMGYES), la sessualità è un mondo da scoprire ed ognuno, ognuna ha la sua e il suo modo di viverla e di goderne (premettendo sempre il rispetto per gli altri e per le altre, ovviamente). E se il desiderio s’accende condividendo delle impressioni su un romanzo o su uno spettacolo teatrale o su un dipinto, non c’è niente di male: saranno pensieri che prenderanno per mano ormoni per dare il via ad una danza di sensualità e di incontro e di scambio.
Con la Cultura, a quanto pare, non si campa ma almeno…
Deborah Biasco