La rettrice di Harvard si dimette, attacchi personali e minacce razziste

rettrice di Harvard

Il 2 gennaio 2024, la rettrice di Harvard ha dato le dimissioni. Ad annunciarlo è stata lei, dopo aver denunciato i continui attacchi personali e le continue minacce razziste ricevute nell’ultimo periodo. Dopo essere stata accusata di aver copiato pubblicazioni altrui senza aver dato il giusto credito e dopo la bufera sull’antisemitismo, l’ormai ex rettrice di Harvard, Claudine Gay, ha lasciato il suo posto con molta emozione ma anche con un grande dispiacere per le ingiustizie subite.

La rettrice di Harvard, Claudine Gay, svuota il sacco e si dimette

Claudine Gay si è dimessa dal suo ruolo di rettrice di Harvard, una delle più prestigiose università di tutti gli Stati Uniti. Nell’ultimo periodo le pressioni, soprattutto da parte di alcuni politici statunitensi e dalla comunità ebraica di Harvard, sono state così assillanti che, hanno portato Gay a lasciare il suo posto. Era stata accusata di non aver preso adeguata posizione contro gli episodi di antisemitismo avvenuti all’interno dell’università dall’inizio del conflitto nella Striscia di Gaza.

Le numerose critiche inoltre hanno riguardato anche “un’accusa di plagio” secondo cui, l’ormai ex rettrice di Harvard, avrebbe copiato alcuni documenti senza aver dato il giusto credito a chi li avessi effettivamente scritti e per questo motivo, il suo curriculum accademico è stato messo a rischio.

Gay ha 53 anni ed era rettrice dell’Università di Harvard da circa sei mesi. Professoressa di studi africani e afro-americani, è stata la seconda donna, nella storia di Harvard, ad aver ricoperto questo ruolo e la prima di colore a capo dell’università.

Nella lettera in cui ha annunciato le sue dimissioni ha fatto riferimento alle due accuse che nell’ultimo periodo le si sono rivolte contro, motivo per cui ha provato molto dispiacere e sconforto. Ha dichiarato che, il suo “impegno nell’agire contro l’odio”, è stato messo in dubbio e, ha trovato estenuante la situazione in cui si è ritrovata senza nemmeno volerlo.

Secondo quanto detto dalle rettrice, prendere questa decisione è stato molto difficile, rinunciare al posto per cui aveva ambito per anni sembra averla svilita ma, ha anche detto che ritiene giusto lasciare il suo posto in modo che, Harvard possa “concentrarsi sulle questioni dell’intera Università e non su questioni riguardanti un singolo individuo.” Inoltre, nella lettera, ha anche dichiarato di aver subito molte minacce personali e diversi commenti razzisti.

Harvard dopo la lettera di dimissioni della Gay ha dichiarato che l’ex rettrice potrà riprendere il suo precedente lavoro di professoressa dell’Università.

Perché Claudine Gay è stata presa di mira?

Nell’ultimo periodo, in diverse università degli Stati Uniti sono state numerose le denunce su presunti episodi di antisemitismo e, il dipartimento di istruzione aveva deciso di avviare indagine su circa 20 istituti compresa l’università di Harvard.

Il 5 Dicembre 2023, Claudine Gay era stata interrogata, insieme ad altre due rettrici dell’università della Pennsylvania e del Massachusetts Institute of Technology, Liz Magill e Sally Kornbluth in un’audizione al Congresso statunitense. Tutte e tre le rettrice si erano rifiutate di rispondere ad una domanda in particolare la quale chiedeva se:

” invocare il genocidio degli ebrei violasse i codici di condotta delle loro università su bullismo e molestie”,

le uniche risposte ammesse erano “si” o “no”. La Gay, però, ha voluto argomentare la sua risposta dicendo che:

“invocazioni di quel genere erano ripugnanti, ma che il fatto che potessero essere considerate violazioni del codice di condotta di Harvard dipendeva dal contesto in cui erano pronunciate.”

Fu questa sua risposta a scatenare una bufera, da quell’episodio infatti, cominciarono numerose richieste di dimissioni da parte di ex alunni e politici, a cui però era seguita una lettera del personale di Harvard in cui le veniva chiesto di continuare a ricoprire la carica di rettrice.

Oltre questa accusa si aggiunge quella di plagio, secondo cui Gay avrebbe copiato da documenti altrui i testi delle sue pubblicazioni. Così, il consiglio di amministrazione di Harvard aveva aperto un’indagine, in cui vennero trovate due sue pubblicazioni dove vi erano alcune citazioni ma, queste, non violavano i criteri imposti dall’università.

Gay però, non è l’unica ad essersi dimessa dopo l’audizione al Congresso. Infatti, Elizabeth Magill, rettrice dell’Università della della Pennsylvania, dopo aver ricevute accuse simili, decise di gettare la spugna e anche lei ha dato le dimissioni.

Ambra Vanella

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