“Ti perderai in questa video-società
che ti vuol dire come devi far l’amore,
come investire i soldi e quali
giornali leggere,
illudendoti che tutto questo sia
il tuo vero desiderio
ma è solo un illusione.”
Scusami, Adriano Celentano
Non guardo mai la tv. Non mi piace perché mi fa sentire passiva: davanti a lei l’unico potere che posso praticare è quello del tastino rosso del telecomando. Per il resto, è lei a decidere: cosa dirmi, cosa trasmettermi e in cosa farmi credere. Non guardo mai la tv: mi incute ansia perché vedo volti senza espressioni, sento voci che non dicono nulla e percepisco la tensione di un volere sterile, forzato. Non guardo mai la tv: perché non ha nulla da insegnarmi se non ad evitare di guardarla. Per questo vi dico:
Tranquilli papà: i vostri figli e le figlie si divertono con voi anche senza il concorso di ovetti e barrette di cioccolato. Fate assaporare loro il gusto del tempo condiviso: non lo dimenticheranno.
Tranquille donne: la vostra sensualità ha poco a che fare con la biancheria intima che indossate. L’obiettivo non è fargli perdere la testa ma condividerne ogni pensiero e sapere che lì dentro c’è un posto che è solo vostro.
Tranquilli uomini: non frustratevi davanti alla vostra macchina perché non potete permettervi un mezzo più grande, più potente. Va bene anche una bicicletta se porta lì dove si sta bene. E se avete ancora dubbi al riguardo, andate a leggervi cosa pensava il dottor Freud sul mito della grandezza…
Tranquilli amici ed amiche delle splendide ed irrinunciabili cene: siete “casa” anche se acquistate e cucinate un tipo di pasta non pubblicizzato. I piaceri veramente eccellenti sono quelli che saziano lo spirito non quelli che riempiono lo stomaco.
Tranquille voi, coppie di innamorati: il vostro “sì” non deve per forza essere seguito da chissà quale abbuffata in chissà quale castello ottocentesco. Anche perché l’amore non è una favola dai bicchieri e dalle scarpe di cristallo: è un’avventura tra mare e monti, tra terra e cielo, tra deserto e confusione, tra fondo ed estasi, ed un bel paio di scarpe comode è la scelta più adeguata.
Tranquilli bambini e tranquille bambine: non importa se non avete una stanza dei giochi o se non sapete com’è fatto un Luna Park. La vostra vivacità e la vostra fantasia non badano alla quantità delle cose e all’esuberanza dei posti: non stancatevi di insegnarcelo, di ricordarcelo.
Tranquilli nonni e tranquille nonne: Babbo Natale non vi criticherà per ciò che metterete (o che non metterete) nel suo sacco per i e le vostre nipoti. Gli basterà l’entusiasmo con cui lo accoglierete in casa tra fuoco acceso e frittelle calde per credere che tutto è possibile, se si conserva la scintilla di un’infanzia lontana.
Tranquilli tutti, tranquille tutte, insomma. Le pubblicità hanno solo l’obiettivo di renderci uguali tra noi per poterci meglio manipolare. E per farci credere che la serata, il futuro, la relazione dipenderanno da cosa abbiamo indossato, dalla macchina in cui abbiamo accolto, dal menu che abbiamo preparato, dai regali che abbiamo fatto e dalle spese che ci siam potuti e potute permettere.
Invece, tutto dipende dal “come” e non dal “cosa”.
Spegnete la tv e parlate tra di voi e se siete soli, sole, accendete della musica: pensate, ricordate, immaginate. E non condannatevi a quella triste ed esasperante attività che è lo shopping: guardate che si nota benissimo che non ne potete più. Alle vetrine preferite il mare, il cielo, il volto di chi amate e di chi vi ama e a quelle vuote bustone che vi caricate nei centri commerciali, preferite la mano di una cara persona o stringetene il ricordo, il desiderio. Ché l’Amore non ve lo vende nessuno. Ascoltate ed ascoltatevi, finché siete in tempo. Neanche il Tempo è acquistabile, men che meno con lo sconto.
E vivete di vita. Questo è il regalo più bello che potete farvi.
Deborah Biasco