La procura europea a difesa degli interessi dell’unione

Laura Codruta Kövesi -La procura europea a difesa degli interessi dell’unione

La procura europea a difesa degli interessi dell’unione

Dal primo giugno è ufficialmente operativa la procura europea (eppo) con lo scopo di perseguire i crimini contro gli interessi economici dell’unione

 

Secondo il financial times, quando si tratta di controllare i propri fondi, l’Ue fa un lavoro scadente. Si stima d’altronde che vada perso mezzo miliardo ogni anno, ma le cose potrebbero cambiare. Dal primo giugno, infatti, è attivo la nuova procura indipendente dell’Unione europea.

L’EPPO sarà responsabile di indagare, perseguire e portare a giudizio i reati come diversi tipi di frode (ad es. frodi IVA con danni superiori a 10 milioni di euro), riciclaggio di denaro e corruzione.

Finora solo le autorità nazionali potevano indagare e perseguire questi crimini, ma i loro poteri si fermavano ai confini del loro paese. Organizzazioni come Eurojust ed Europol, invece, non avevano i poteri necessari per svolgere tali indagini e azioni penali.

La procura europea renderà possibile una velocità di azione mai vista attraverso il riscorso ai procuratori europei delegati. Un procuratore delegato italiano che avesse bisogno di un’informazione in Francia potrà, per esempio, chiederla direttamente al proprio corrispettivo francese senza dover passare per dispendiose formalità. In più potrà utilizzare la prova raccolta in un altro Stato durante il processo.

La leadership della procura europea

L’EPPO ha certamente il leader giusto in Laura Codruta Kovesi, ex procuratore capo della Direzione nazionale anticorruzione della Romania. Monika Holmeier, capo della Commissione di controllo dei bilanci dell’Europarlamento, ha detto in proposito:

“La signora Kövesi è estremamente competente e vanta un impressionante record di risultati nella lotta alla corruzione conseguiti con notevole resilienza e grande coraggio”

Il membro italiano dell’istituzione sarà il magistrato Danilo Ceccarelli, ex sostituto procuratore di Milano ed International Prosecutor nella missione europea Eulex in Kosovo.

La ministra della Giustizia Cartabia ha ricordato in merito alla partecipazione dell’Italia Giovanni falcone “A livello europeo è stato il primo a intuire che occorreva una protezione penale degli interessi finanziari”.

I fondi

La domanda da porsi è se ha i poteri e le risorse giuste. Kovesi ha infatti affermato:

“Sono sicura che avremo problemi appena cominceremo a lavorare, ma non c’è niente che non possa essere gestito o risolto. L’unico rischio che vedo è la mancanza di risorse. Ma forse risolveremo questo problema nei prossimi anni”.

Kovesi aveva richiesto alla Commissione europea 55 milioni di euro per il 2021. La Commissione ha proposto 37,7 milioni di euro e i negoziati si sono conclusi con un finanziamento annuale di 44,9 milioni di euro.

Il funzionamento

La Procura europea opera su due livelli: uno centrale, con sede in Lussemburgo, e uno nazionale. A livello centrale lavorano il procuratore capo, il direttore amministrativo ed il collegio della procura hanno la funzione di supervisionare le indagini. A livello nazionale, i procuratori europei delegati (cioè pubblici ministeri nazionali con una seconda funzione) sono responsabili dello svolgimento delle indagini e dell’azione penale secondo il diritto locale. Ogni cittadino può denunciare un reato direttamente dal sito dell’Eppo.

Le sfide

 Lavorare in maniera unitaria sarà complesso per via dei codici penali e codici di procedura penale differenti.

In più, attualmente, 5 Stati membri dell’UE non partecipano a questa istituzione. Finora, Ungheria, Polonia e Svezia hanno deciso di non aderire all’EPPO. La Danimarca e l’Irlanda hanno una deroga dallo spazio di libertà, sicurezza e giustizia (SLSG). Sono in fase di definizione accordi di lavoro con questi cinque Stati membri non partecipanti per definire come l’EPPO coopererà con loro.

Paradisi fiscali europei come il Lussemburgo, Malta o l’Irlanda saranno certamente un altro ostacolo impegnativo da superare.

L’augurio è che l’Eppo sia per l’Europa un’istituzione forte e indipendente, in grado di far rispettare un principio fondamentale in ogni Stato di diritto: la legge è uguale per tutti.

 

Francesco Maria Trinchese

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