La politica dell’abusivismo a Ischia

È francamente allucinante che si continui a morire per terremoti di questa entità”. L’affermazione di Francesco Peduto, Presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi, non lascia dubbi. Nel terremoto di Ischia le responsabilità di quanto successo sono più umane che naturali. Questa tragedia si sarebbe potuta evitare con la prevenzione e la lotta all’abusivismo. Infatti Angelo Borelli, capo della protezione civile, ha notato “che molte costruzioni sono realizzate con materiali scadenti che non corrispondono alla normativa vigente, per questo alcuni palazzi sono crollati o rimasti danneggiati”.

La Procura di Napoli sta valutando l’ipotesi di aprire un’inchiesta contro ignoti per disastro colposo e omicidio colposo plurimo. E verificherà se le case crollate e danneggiate durante il terremoto fossero effettivamente abusive.



“Non c’è alcun legame tra terremoto e abusivismo”

I sei sindaci dei Comuni dell’isola di Ischia però non accettano le critiche ricevute in questi giorni. In una nota congiunta “deplorano le notizie false relative alle inesistenti connessioni tra l’evento sismico e i fenomeni legati all’abusivismo edilizio“. I crolli avrebbero riguardato soprattutto strutture antiche, compresa una chiesa riedificato dopo essere stata distrutta dal terremoto del 1883.

I sei sindaci sono stati supportati dal consigliere regionale di Forza Italia, Maria Grazia di Scala, contro i “mentecatti del web e della politica, che magari a stento sanno dove si trova Ischia”. Perché “terremoto non corrisponde necessariamente ad abusivismo” ed è necessario unirsi per “sfatare luoghi comuni e leggende metropolitane”.

L’abusivismo a Ischia è un’emergenza

Purtroppo però l’abusivismo ad Ischia esiste davvero. L’annuale dossier di “Mare Monstrum” di Legambiente è stato impietoso nei confronti della Campania. Questa infatti è alla testa della classifica dell’illegalità nel ciclo del cemento costiero: 764 infrazioni accertate, ossia il 20,3% del totale dei reati. Primato che riguarda anche il numero delle persone denunciate, 855, e dei sequestri, 234. Su un totale di 60 mila abitanti, Ischia conta più di 27 mila pratiche di sanatoria per abusi edilizi, presentate in occasione degli ultimi tre condoni nazionali.

Quasi un ischiano su due costruisce illegalmente, sperando di ottenere poi un condono. E nel frattempo rimangono in piedi le costruzioni del “vecchio abusivismo” grazie alle particolari attenzioni dei politici, locali e nazionali, che impediscono l’arrivo delle ruspe. 600 edifici sono da otto anni in lista d’attesa per essere abbattuti, ma le ruspe non si muovono. Non c’è da stupirsi quindi se le case abusive di Ischia sono entrate nella top 5 di ecomostri di “Mare Monstrum”.

Adesso tutti i politici sono pronti a condannare l’abusivismo edilizio (come se prima fossero all’oscuro della sua esistenza). Di Maio qualche giorno fa distingueva tra “abusivismo che non è tollerabile” e “abusivismo di necessità“, perché “se l’abusivismo è colpa della politica la casa resta un diritto“.

Il Partito Democratico contro l’abusivismo

Diversi esponenti dem hanno criticato il vicepresidente della Camera, tra cui anche il deputato Gianfranco Librandi, che ha commentato così il terremoto di Ischia: “Ecco i danni dell’abusivismo che tanto piace al candidato premier del Movimento 5 Stelle, Luigi Di Maio, che vorrebbe condonare case pericolanti e costruite in zone pericolose. Pur di fare qualche voto, Di Maio sarebbe disposto a qualsiasi cosa, peccato che poi ci sono persone che muoiono e case che crollano. Gridano onestà e poi si dichiarano favorevoli ai condoni di necessità“.

Fonte: Salerno today

Anche De Luca, presidente della regione Campania, si unisce alla lista dei democratici che denuncia l’abusivismo. De Luca però inizialmente aveva smentito qualsiasi collegamento tra gli abusi edilizi e il terremoto. Per poi ritrattare riconoscendo la grave emergenza dell’abusivismo. Ma lo stesso De Luca  il 22 giugno aveva fatto approvare dal Consiglio regionale della Campania una legge che blocca le demolizioni. Invece di demolire una costruzione abusiva, questa viene acquisita dal comune. Se il comune riscontra l’esistenza di “un’utilità pubblica”, può decidere di mantenere in piedi l’immobile. Dopodiché questo può essere messo in affitto e venduto, con una preferenza per chi l’occupava in origine.

Una legge che favoriva l’abusivismo anziché combatterlo e che è stato impugnata dal governo dopo il ricorso fatto dai Verdi. De Luca aveva commentato: “Non ce ne frega niente e andiamo avanti”.

Forza Italia

Il deputato di Forza Italia Roberto Caon ha affermato: “Ci domandiamo se davanti a questo tremendo scenario, con donne e bambini raccolti sotto le macerie di case in parte abusive e costruite con cemento di scarsa qualità, Luigi Di Maio sia ancora disposto a giustificare l’abusivismo come ha fatto pochi giorni fa per raccogliere qualche voto in Sicilia“. Se tutti i politici avessero fatto come il sindaco di Licata Andrea Cambiano, si sarebbe veramente eliminato l’abusivismo. Alle belle parole di questi giorni si sarebbero aggiunte le demolizioni. Peccato che Licata sia stato sfiduciato dal suo stesso partito, Forza Italia.

Camilla Gaggero

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