Carlo Cracco, il famoso chef protagonista del programma di successo “Masterchef“, stavolta si è avventurato in qualcosa di più grande di lui; la pizza di Cracco è diventata virale. Infatti, in pochissime ore, la notizia ha fatto il giro del web ed è divenuta argomento di numerosi schieramenti virtuali.
Il noto personaggio ormai conosciuto a tutti gli italiani amanti della buona cucina, ha presentato nel suo ristornate di Milano una insolita versione della ‘margherita’. Ebbene, teatro di questa folle iniziativa dello chef è il nuovo locale gourmet nella Galleria Vittorio Emanuele II. Un elegante edificio di ben 5 piani che il cuoco vicentino si sarebbe assicurato per oltre un milione di euro al mese. Alla faccia! D’altronde, che ci si poteva aspettare dalla vecchia sede della Mercedes..
Anche i prezzi sembrano essere non proprio per tutte le tasche. Citiamo, ad esempio, l’illustrissimo menù degustazione alla modica cifra di 190 euro. Sentito gente? neanche una cena con antipasto, primo, secondo, terzo e quarto, no. Una leggerissima degustazione che prevede i moderi ‘assaggini’ e un calice di vino. Tutto nella norma comunque se consideriamo che si parla di un contesto di classe e lusso.
Ca nisciun è fess!
Eh si, i proverbi non sbagliano mai, mettiamocelo in testa e soprattutto quelli campani. Rifilare una pizza a un napoletano alla cifra di 16 euro già è follia. Ma non è questo. Vogliamo anche passare sopra a questo prezzo fuori mercato. Quello che però i napoletani non sono riusciti a digerire è.. proprio la pizza di Cracco ! L’uomo stellato, infatti, ha presentato o meglio, spacciato per margherita una fantasia di pizza completamente rivisitata nel pieno stile del locale. Una pietanza gourmet, per capirci. Rettifico, per capirvi, poiché, me medesima di persona, ancora non è riuscita a trovare un senso a questo tipo di dieta. Andiamo nel dettaglio.
Farina biologica macinata a pietra e vabbè, anche se la base diventa una specie di biscotto. Salsa densa di pomodoro San Marzano e vabbè. Mozzarella di bufala tagliata a fettine e che fanno la forma di un fiore E VABBE’. Ma la pazienza ha un limite, e il basilico in semi no, è troppo! La rivolta ormai è impossibile fermarla, gli animi partenopei incendiati, la storia della vera pizza di Napoli colpita al cuore.
I napoletani si sono sentiti feriti nell’orgoglio e non hanno taciuto all’esuberanza dello chef: la pizza di Cracco è stato un vero e proprio flop. Di seguito troviamo solo alcuni dei tweet che hanno come oggetto la pizza di Cracco. “Dopo aver fatto la pizza gli hanno tolto le altre stelle Michelin, la cittadinanza italiana e la patente” e ancora “Cracco lancia la sua nuova pizza Margherita, speriamo abbia centrato il bidone”. Poi “Chiamala ammaccata con pomodoro e latticini, ma non chiamarla pizza perché fai chiagn’r a Gesù”.
In tutto questo marasma c’è chi però, con grande coraggio, si è schierato a favore di Cracco e lo ha persino difeso.
Stiamo parlando di Gino Sorbillo che in un articolo propone il suo punto di vista. Egli sostiene di essere stato lunedì scorso a cena nella Galleria Vittorio Emanuele a Milano e di aver gradito assai la pizza di Cracco. “Non è Pizza Napoletana e non viene venduta e presentata come tale, è la sua pizza e basta. Noi partenopei dovremmo scandalizzarci di più quando troviamo in giro pizze che fraudolentemente vengono vendute e pubblicizzate come pizze della nostra tradizione”.
Il Carlo nazionale in tutta risposta utilizza il silenzio. Ma come… Cracco difenditi! A pensarci bene probabilmente vorrebbe, ma non sta trovando il tempo nemmeno per un tweet. Fuori dal suo ristorante ci sarà sicuramente la fila per assaggiare la sua pizza e capire chi ha ragione!
Claudia Marciano