La Pasqua di Lor Signori
A Pasqua non si è tenuti a esser più buoni. E’ forse scritto da qualche parte? All’epoca qualcuno sentì dire a Gesù, mentre sgattaiolava dal sepolcro: “oh mi raccomando, non è che adesso facciamo casino? Torno subito!”
Quindi a Pasqua è permesso anche strafare. Per carità, ci sono esagerazioni e esagerazioni: noi comuni mortali – nelle nostre medie dimensioni – possiamo al massimo prendere qualche chilo dopo una quaresima di “metaforiche” privazioni riempiendoci di “altro”, di qualunque cosa: dalla colomba al casatiello, fino ad arrivare ad una controllata evasione mentale verso un oltre di poco fuori porta; mi raccomando però … che sia vicino!, perché il martedì dopo Pasqua inizia a metterci in croce già dal venerdì santo!
Insomma, facciamo sempre le stesse cose con la speranza che qualcosa cambi, che stavolta sia diverso. Così come gli attori di un adulterio credono di andare contro il mondo, mentre – in realtà – non fanno altro che dare una morbosa spintarella alla solita e noiosa rotazione terrestre (il mondo va così e, a quanto pare andrà avanti sempre così. Le rivoluzioni dovrebbero partire dalle mutande, ma – ahinoi – per quanto ci sforziamo, anche con ausili esterni, proprio quello è il topos dell’assoluta mancanza di ogni immaginazione. È proprio quando nelle mutande riponiamo tutte le speranze che muoiono i sogni!), noi non facciamo che dare noiosamente ragione ad Einstein quando dichiarò che la follia consiste “nel fare sempre la stessa cosa aspettandosi risultati diversi.”
E la follia descritta dal grande fisico non è neanche una di quelle simpatiche; una di quelle follie che aprono l’anima fino a farla esplodere di vita, no! Il vuoto pneumatico assoluto. Mi rifiuto di chiamarlo cosmico: conferirei troppa grazia ed estensione alla mediocrità!
In quel sovraffollassimo “non luogo” non c’è niente di buono … ma neanche niente di cattivo. Lì non c’è proprio niente! Neanche una spaventosa risatina alla Melmoth, una danza a piedi nudi sotto la pioggia, un cane che ti scambia per un palo della luce e ti urina sulla scarpa, un sorriso, uno sguardo, una musica, neanche un sabba di giovedì, perché si sa’: giovedì gnocchi e sabba! Questa idiozia ricorda piuttosto un cane che si morde la coda; una monotona follia che aspetta stancamente la morte. Un decesso che sopraggiungerà inevitabilmente a causa di una sorda – quanto fatale – implosione di cogl**ni!
Siamo circondati da questi relitti viventi, ed è solo perché ci siamo dentro che non li vediamo, ma ci sono e quanti! Anzi – a dirla tutta – anche una specchiatina ogni tanto ci aiuterebbe! Oddio, fin quando questa abulia infetta il quotidiano, e noi, ancora è controllabile … orribile e tristemente mortale, ma facciamo danni solo a noi stessi; però quando vedi morti viventi coi coglioni implosi (anzi no, coglioni implosi viventi!) che governano nazioni e che hanno arsenali nucleari a disposizione, beh .. un po’ inizi a fartela sotto!
Ovviamente i pazzi sono loro mica noi? Lì, al comando, li hanno piazzati gli alieni tra un cerchio nel grano e un altro. Facile così!, la responsabilità non è mai nostra: un bel giorno gli omini verdi che ci comandano segretamente si sono riuniti e hanno deciso che dovevamo essere governati da str*nzi. Meglio distruggere il mondo con un botto solo. Con le scie chimiche ci voleva troppo tempo!
E così, mentre noi non sappiamo che fare il lunedì di Pasqua, chi invitare, o chi evitare, due o tre pazzoidi si minacciano a vicenda, fanno a gara a chi ce l’ha più grosso. Già l’aria che tira non è bella, ma noi – mai paghi dell’inutile – cosa facciamo? Nei ritagli di tempo social gli andiamo pure appresso: mettiamo la foto della madre di tutte le bombe. Ma perché? Perché far vedere la madre di tutte le bombe? Io, onestamente, a quelli che l’hanno costruita e a quelli che la fanno vedere farei sentire piuttosto il papà di tutti i calci in cul*. Ma niente da fare!, la trovata propagandistica è troppo allettante! Non si può non condividere e far vedere quell’ordigno. Tanto mica è nucleare? E’ convenzionale!
Ecco … mi spiegate cosa “ca**o” vuol dire convenzionale? Per me qualsiasi arma non è convenzionale! Non posso stilare una classifica per entità di danni, è assurdo! Perché mi si vuol far credere che un’arma che non uccide milioni di persone – ma solo qualche centinaio – e non rilascia radiazioni tossiche per una ventina di secoli, sia “migliore”? Chi ha stabilito che esistono armi buone e cattive? Lo voglio conoscere questo idiota! E poi perché chiamarla madre di tutte le bombe? Anche se spiegherebbe tutto: se tutte le bombe hanno madri del genere allora capisco perché sono tutte str*nze. Perché una mina a forma di bambola che gambizza un bambino dovrebbe essere migliore di un missile? Non lo è … sono due espressioni della stessa follia, di una totale follia.
Si potrebbe per cortesia cominciare a considerare l’eventualità che il terrificante non ha gradi d’accettabilità? Che non lo si può accettare mai? Non è per cattiveria, ma se solo cominciassimo a considerare già le mazze fionde delle cose brutte forse a costruire missili nucleari neanche ci arriveremmo. Se cominciassi a pensare che la volontà di provocare volutamente e gratuitamente la sofferenza di qualcuno può contenere in sé il germe di ogni conflitto, forse – e dico forse – le guerre non ci sarebbero. Non chiedo tanto in fondo a me stesso, solo di non sembrare un cogl*one imploso!
Fonte immagine: Vintage Everyday