Tra uno scandalo e l’altro, con annessa polemica politica tra Italia e Germania, vediamo altri cinque dei quindici modelli più interessanti (secondo il sottoscritto) in arrivo in questo 2017 partito bello scoppiettante, dopo il recente vicenda sulle emissioni negli Usa che ha per protagonista Fca ed i motori diesel 3.0 montati su alcuni modelli Jeep e Dodge. Marchionne smentisce, la Germania accusa. Staremo a vedere. Intanto godetevi altre cinque novità dell’anno (in realtà c’è un prototipo), quasi tutte Suv, tranne una Station Wagon (se così possiamo definirla) esagerata.
10: Mazda Cx-5. Da quando si è distaccata dalla Ford, la Mazda è diventata una casa molto interessante, purtroppo con uno scarso seguito di pubblico: sforna modelli seducenti, dalla linea assai automobilistica (nel senso di scarsa contaminazione con altri settori, primi i Suv, come in buona parte della produzione automobilistica mondiale), che ad Hiroshima chiamano Kodo Design in ogni segmento, dalla piccola 2 alla grande 6, dalle caratteristiche stradali molto valide e dalla meccanica moderna, efficente ed affidabile ma allo stesso tempo classica, essendo composta da motori aspirati a benzina e da diesel potenti, ma di cilindrata relativamente alta, in un periodo dove va di moda il downsizing, alias cilindrate piccole e potenza esagerata. La Cx-5, che aveva già fatto vedere nella serie precedente ai pochi intenditori che l’hanno compresa quanto era valida, nella nuova serie 2017 migliora ulteriormente il suo fascino, tutto da scoprire.
9: Bmw X2. La fine che sta facendo questa casa è discretamente imbarazzante: da ambasciatrice di un modo di vedere le auto che guardava molto alla tradizione basato sulla trazione posteriore anche in settori dove era decisamente atipica, come il segmento C (dove pare, ed il sottoscritto è in trepidante attesa, ci sarà il clamoroso ritorno dell’Alfa Romeo con la nuova Giulietta, che, salvo disastri della gestione Marchionne dovrebbe arrivare nel 2018) a banale, scontato, ennesimo produttore che lascia l’alto di gamma com’è sempre stato (almeno quello) e ha banalizzato la gamma, diciamo “inferiore”, con l’adozione del pianale di derivazione Mini con motore trasversale e trazione anteriore, che già equipaggia la Monovolume 2 Active Tourer, la nuova X1 e prossimamente finirà sotto alla nuova Serie 1. Nel mezzo, la X2, che non sarà la variante sportiva della X1 (come invece X4 ed X6 lo sono di X3 ed X5), ma una variante del tutto inedita, in diretta concorrenza con la nuova Audi Q2, altro festival di banalità sotto una carrozzeria finalmente diversa dal resto della gamma. Sbadigli a profusione.
8: Mini Countryman. Nomini il diavolo, e spunta la Mini. Dopo il netto peggioramento della nuova berlinetta, più pesante esteticamente della sua progenitrice ed il piccolo miglioramento della sua variante “familiare”, la Clubman, ora meno simile ad un furgone ora tocca alla Suv Countryman, che nella precedente serie debuttò come misteriosa incognita per poi rivelarsi un clamoroso successo, con vendite quasi maggiori della Mini classica. La nuova variante 2017 cresce nelle dimensioni, fino ad arrivare ad oltre 4,30 m (alla faccia della Mini), assomiglia un pò più alla berlina dietro mentre davanti, nonostante il logico family feeling che unisce tutta la gamma, ha una sua piacevole personalità quasi sportiva, ed acquisisce una nuova versione Ibrida plug in, del tutto inedita. Manca poco al debutto, fatevi sotto, modaioli amanti delle fuoristrada vorrei, ma non posso andarci, e tutto sommato poco me ne cale.
7: Land Rover Discovery. Il mito si rinnova. Mito in realtà, per modo di dire, perchè nel marchio due sono le icone inossidabili, Defender e Range Rover, tuttavia il Discovery ha la sua importanza storica perchè sostanzialmente, quando nacque nel 1989, non esisteva nulla di simile: grande capacità di carico, linea molto automobilistica (perdonate la ripetizione, ma il termine esemplifica bene il concetto) e capacità fuoristradistiche fuori dal comune, il tutto a prezzi abbordabili. C’era già la Range che univa queste caratteristiche, ma era riservata a pochi fortunati e danarosi. Sostanzialmente si tratta del primo esempio di Suv della storia, ma eccellente in fuoristrada e non un oggetto di moda, come sono oggi praticamente tutti i veicoli di questa categoria. Il nuovo modello 2017 riprende in pieno questa filosofia con una linea del tutto inedita rispetto sia alla serie originaria che a quella che va a sostituire, nata nel 2004, ed è praticamente la sorella maggiore della già nota Discovery Sport. Elettronica molto evoluta ed utile nell’ampliare le già buone caratteristiche off road e spazio da vendere: Suv, ma intelligente.
6: Porsche Panamera Sport Turismo. Tecnicamente trattasi della variante familiare della Panamera, la berlina di casa Porsche, che recentemente si è del tutto rinnovata, divenendo finalmente una bella macchina sportiva, dalla sua spiccata personalità e dai volumi equilibrati, e non la variante a quattro porte della 911, disegnata dal figlio undicenne del progettista-capo. In un 2017 fatto di vetture prive di senso, fuoristrada che se beccano un chiodo fuori dall’asfalto occorre chiamare il carr’attrezzi, sportive con il cambio automatico e la trazione anteriore che alla prima curva si può lasciare il volante ed attaccarsi al 13 barrato, tanto non sterza a meno che non si lasci intervenire l’elettronica che la rallenta quel tantino da consentirle di variare la direzione, utilitarie grandi come vetture da famiglia, pesanti come autotreni e dotate di motorini che neanche la 500 nel 1957 li aveva così piccoli, una supersportiva con carrozzeria che occhieggia le vetture familiari non deve affatto stupire. Anzi, è davvero sexy, come mai Audi c’è riuscita, nonostante i tanti buoni tentativi e come Mercedes invece ci riesce, per dare una degna erede alla 313 di Paperino.
Cari amici vicini e lontani, appuntamento alla prossima settimana con le ultime cinque vetture interessanti del 2017, pronte alla vendita oppure prototipi assai realistici, precursori di future (più o meno) ghiotte novità.