Ormai non si fa neanche più fatica a crederlo, ma Alessandra Mussolini, la nipote del più feroce dittatore italiano, è arrivata addirittura a puntare il dito contro Liliana Segre, superstite dell’Olocausto e attiva testimone della Shoah italiana.
“Con il suo atteggiamento fomenta l’odio e il pregiudizio contro il fascismo. Se va avanti così, la nonnina rischia di diventare la strega di Biancaneve.”
Lo ha detto Alessandra Mussolini di Liliana Segre.
Lo ha detto la nipote del più feroce dittatore della storia italiana di una donna di 90 anni sopravvissuta all’Olocausto.
Lo ha detto l’orgogliosa erede dell’uomo che ha messo fisicamente Liliana su quel treno per Auschwitz, assieme a migliaia di altri italiani.
Lo ha detto una donna gioiosamente e dichiaratamente nostalgica del fascismo di una che quel “pregiudizio” e quell’odio li ha vissuti sulla nuda carne.
Lo ha detto davvero.
Pochi giorni prima del Giorno della Memoria.
Nel silenzio generale.
Odiare il fascismo non è un pregiudizio. È un giudizio chiaro e profondo. Significa conoscere la Storia e onorare la Costituzione. Due cose che la Mussolini bellamente ignora.
Cara Alessandra Mussolini, si sciacqui la bocca quando parla di Liliana Segre.
Lei questa donna straordinaria non è neanche degna di nominarla.
Lorenzo Tosa