Dal 18 ottobre al 17 febbraio 2019 il figurativo più importante del Novecento, Pablo Picasso, arriva a Milano per una mostra tra le più importanti di questo inverno.
L’evento prende spunto dal contatto dell’artista col mito mediterraneo, come quello del Minotauro che così importante è per lui perfino sul piano psicologico. Gli amori, l’astrazione e l’uso libero delle forme essenziali usate per trovare uno stile personalissimo: tutto in Picasso è organico e smontabile, in trasformazione.
La mostra s’innesta su una lunga scia di precedenti, come rivelato già dalla direzione:
Il progetto si innesta in un percorso di approfondimento sul grande artista intrapreso da Palazzo Reale nei decenni, un vero e proprio ciclo di mostre su Picasso che ha reso speciale il rapporto tra il maestro spagnolo e Milano. Prima fra tutte l’esposizione di Guernica nella Sala delle Cariatidi nel 1953, un avvenimento eccezionale e un autentico regalo che Picasso fece alla città; seguì, a distanza di quasi mezzo secolo, una grande antologica nel settembre 2001, quattro giorni dopo gli attentati alle Twin Towers, organizzata con la collaborazione degli eredi dell’artista; infine la rassegna monografica del 2012, che documentò in un grande excursus cronologico la varietà di tecniche e mezzi espressivi che caratterizzarono la produzione dell’artista spagnolo.
Il rapporto con l’arte antica e lo sperimentalismo si toccano in un perfetto flusso elettrico che l’esposizione si promette di sviscerare ed esplorare. Un’occasione imperdibile per coloro che non solo amano Picasso ma anche i rapporti più nascosti tra le arti figurative. Si ricorda inoltre che in contemporanea il Palazzo Reale ospita la mostra su Carrà e questo potrebbe rendere più appetitosa l’esperienza per gli appassionati dell’arte contemporanea italiana e non.
Per concludere, gli orari della mostra di Picasso sono i seguenti:
- Martedì – Mercoledì – Venerdì – Domenica: 9.30 – 19.30
- Lunedì: 9.00 – 14.00 – Scuole
- Lunedì: 14.30 – 19.30
- Giovedì e Sabato: 9.30 – 22.30
ultimo ingresso un’ora prima della chiusura
Antonio Canzoniere