Durante l’omelia domenicale, don Paolo Tofani spiega che la legge Salvini è contro Gesù, migrante del passato: la politica del rifiuto nega l’accoglienza del cristianesimo.
La legge Salvini è contro Gesù e in generale contro l’accoglienza delle persone più deboli e in difficoltà, proprio come i migranti. Ad Agliana in provincia di Pistoia, don Paolo Tofani – parroco della chiesa di San Piero – ha avuto il coraggio, dimenticato da tanti, di esporsi pubblicamente nello svolgimento del ruolo di guida spirituale della sua comunità religiosa, pronunciando ieri, 16 dicembre, l’omelia della domenica in difesa dei migranti oppressi da Salvini e paragonandoli a Gesù e alla sua famiglia costretti a emigrare in Egitto, per scappare da Erode e dall’infanticidio. Il parroco ha portato i presenti a riflettere sul fatto che, se a quel tempo fosse stata in vigore una legge come quella di Salvini contro l’immigrazione, Gesù non si sarebbe salvato: la politica del rifiuto e della disumanizzazione portata avanti dal ministro degli Interni rappresenta la negazione dei principi cristiani dell’accoglienza e della solidarietà.
La reazione della Lega: il parroco deve scusarsi
Arriva subito la reazione indignata del senatore della Lega Manuel Vescovi che parla di omelia choc e, da cattolico, dice di essere sbalordito e amareggiato. La frase di Tofani gli è stata riportata direttamente dai fedeli presenti in chiesa e, qualora il parroco si fosse realmente espresso in questi termini – precisa Vescovi -, è necessario che porga le scuse ufficiali e che ritratti quanto detto poiché simili dichiarazioni, ancor più fuori luogo a pochi giorni dal Natale, inaspriscono gli animi anziché rasserenarli. Il mea culpa appare però al momento abbastanza improbabile, visto che don Paolo ha anche sottolineato l’inutilità di gesti superficiali e ipocriti quali fare il presepe e ostentare comportamenti riconducibili alle tradizioni cristiane, mentre si violano gli insegnamenti profondi di amore e misericordia alla base del cristianesimo.
Papa Francesco e il Patto mondiale per la migrazione sicura, l’Italia non c’è
Sullo sfondo della vicenda intanto, sempre ieri durante l’Angelus in piazza San Pietro, papa Francesco ha speso parole di grande soddisfazione per l’approvazione a Marrakech del Patto Mondiale per una Migrazione Sicura, Ordinata e Regolare, elaborato in sede Onu, il quale costituisce un piano di riferimento internazionale per la responsabilità e la compassione nei confronti dei migranti. Tra i 164 Paesi che hanno adottato il Patto, l’Italia non c’è, appunto.