Davvero, non mi ero mai resa conto di quanto la Lega ci tenesse alle donne. Non avevo colto che ogni loro mossa politica fosse finalizzata “al bene delle donne”.
Probabilmente sono stata troppo distratta. E sì che in realtà è tutto così evidente.
Basti pensare a Donatella Tesei in Umbria e alla sua decisione di abolire la possibilità di praticare aborti farmacologici. Decisione che ci riporta indietro di almeno quindici anni e che ci sottopone a rischi chirurgici, a degenze ospedaliere a un iter complesso e anche più costoso, ma presa, ovviamente, per noi. “Per il nostro bene!”
Lo stesso bene che da anni persegue anche Simone Pillon, il quale sappiamo bene quale idea costruttiva e aperta abbia di noi donne …
Se ancora avessimo dubbi, allora potrebbe essere illuminante anche la posizione di Roberto Calderoli che ieri si è preoccupato di dichiarare la sua contrarietà alla doppia preferenza di genere, perché, sempre secondo il vicepresidente leghista, “normalmente il maschio è più infedele”. Una contrarietà che nulla ha a che vedere, ovviamente, con una posizione sessista e discriminante di chiusura nei confronti delle donne, tutt’altro. La sua contrarietà nasce dalla sua sincera preoccupazione riguardo al rischio che la doppia preferenza di genere possa DANNEGGIARE le donne.
Dunque, ancora una volta, la Lega, nel suo infinito paternalismo, pensa al nostro bene e ci tutela dalla possibilità di avere potere, visibilità e un numero maggiore di rappresentati donne. Ci protegge dal mondo della politica, che non si addice “all’indole femminile” e cerca di evitarci la delusione di essere “tradite” da maschi – politici e non – che “per natura” sono più infedeli.
Ringraziamo caldamente la Lega per aver così a cuore il destino femminile e soprattutto ringraziamo per questo chiaro intento di volerci tutte in casa, madri e mogli sorridenti, disponibili, cornute e zitte.
Elisabetta Salvini