La Greta Thunberg araba del 2024: l’impegno per l’ambiente

Ecco chi è Green Ghaya, la Greta Thunberg araba.

Il pianeta Terra è il luogo in cui viviamo, la nostra dimora che condividiamo con tante altre persone, motivo per cui è nostro diritto impegnarci a rispettarla. Tutti i giorni sentiamo parlare di inquinamento, di innalzamento della temperatura, ma anche di emergenza climatica. Tutte tematiche che tendiamo a non prendere in considerazione, sperando che qualcuno possa risolvere questi problemi, senza però impegnarci noi in primis concretamente. Per fortuna, esistono tanti attivisti che investono tempo e voglia, tra cui Green Ghaya, la Greta Thunberg araba.

Comunque, è proprio qui che noi sbagliamo, in quanto tutti noi possiamo aiutare nel nostro piccolo il pianeta in cui abitiamo. Ogni singola persona può contribuire alla salvaguardia dell’ambiente e di tutti gli animali che lo abitano. Vivere in un luogo non rispettandolo, non è altro che un’azione egoista.

Green Ghaya soprannominata la Greta Thunberg araba

Green Ghaya è una giovane attivista che lotta quotidianamente per difendere il pianeta. Durante la Conferenza sul Clima Cop 28, ha esordito come ambasciatrice Unicef all’età di 13 anni. Green Ghaya è la Greta Thunberg araba, poiché quest’ultima, nonostante sia più grande, è una delle attiviste più famose che ha dimostrato grande impegno al fine di difendere la propria terra.

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Green Ghaya non è solo una giovane attivista che mostra molta dedizione ogni giorno, affrontando tematiche molto delicate ed estremamente importanti per la sua età, ma è anche una ragazza che ogni giorno aumenta la sua popolarità su Instagram. Sul suo profilo, condivide ogni pensiero e traguardo raggiunto, catturando l’attenzione di una larga fetta dell’opinione pubblica.

Ma chi è veramente Green Ghaya?

Durante la Conferenza sul Clima Cop 28, Green Ghaya ha lanciato un messaggio molto importante:

«Bisogna prendersene cura e innaffiare tutti i giorni, nei primi sei mesi sembra non vi sia alcuna crescita, ma è col tempo che i risultati iniziano ad essere evidenti e sorprendenti».

Un appello rivolto all’intera opinione pubblica, ricordando il nostro dovere tramite una metafora. È evidente come Green Ghaya abbia voluto paragonare come l’impegno costante per l’ambiente sia il medesimo che serve per nutrire e far crescere una pianta.


È interessante capire anche come mai si chiami proprio Green Ghaya. Si dice che sia stato lo sceicco Abdulaziz al Nuaimi, detto anche sceicco verde, ad averla soprannominata così. Questo sceicco, molto attento all’ambiente e alle energie rinnovabili, avrebbe visto Green Ghaya mentre nutriva un gatto randagio, dopo un incontro sull’ambiente che si era appena concluso. Un episodio che lo avrebbe così tanto colpito, a tal punto da sceglierla come ambasciatrice per l’ambiente e per il cambiamento, a partire dai Paesi arabi.

Di che cosa si occupa la Greta Thunberg araba?

Green Ghaya, ossia la Greta Thunberg araba si impegna quotidianamente nella lotta al cambiamento climatico e sulla crisi derivante da questi cambiamenti. Non sono altro che i medesimi temi affrontati già da Greta Thunberg stessa, ma in modo differente. Tutti noi conosciamo il volto di Greta Thunberg e il suo modo di interfacciarsi con l’opinione pubblica. Greta Thunberg affronta queste tematiche con estrema serietà, con freddezza, mentre Green Ghaya, nonostante l’importanza di questi temi, si lascia scappare qualche sorriso.

Green Ghaya, durante un’intervista ad Al Arabiya, ha ribadito come nessuno faccia nulla, ritardando così le soluzioni. Intanto, rimaniamo spettatori delle catastrofi naturali che si abbattono ogni giorno sul nostro pianeta, che aumentano sempre più. Ammiriamo la nostra Terra che sta per collassare e continuiamo a rimanere con le mani in mano, come se ci sentissimo impotenti, cosa assolutamente falsa.

Ogni passo, seppure piccolo, è fondamentale perché ci avvicina sempre più all’obiettivo finale, ossia di salvare quanto prima possibile il nostro pianeta. La missione di Green Ghaya è quella di portare avanti le sue battaglie, al fine di raggiungere un futuro ecosostenibile.

 

Patricia Iori

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