L’amicizia tra Russia e Cina, una volta descritta come “senza precedenti”, è ora messa alla prova come mai prima d’ora. Il 43º incontro tra i loro leader, Vladimir Putin e Xi Jinping, offre un’occasione per esaminare da vicino la complessa dinamica tra le due potenze. Mentre emergono segnali di solidarietà e allineamento, le crescenti tensioni geopolitiche e le sfide economiche sollevano interrogativi sul futuro di questa partnership strategica. La grande amicizia tra i due leader delle potenze mondiali è quindi più forte di prima, a seguito di questi due giorni di visita che il presidente russo ha trascorso nella capitale cinese.
Un saluto di Piazza Tiananmen
Il 43º incontro tra i leader russo e cinese, Vladimir Putin and Xi Jinping, ha riacceso i riflettori sull’amicizia tra le due potenze. L’incontro, che segna la terza visita di Putin a Pechino in poco più di 27 mesi, si è tenuto nell’ombra dell’invasione russa dell’Ucraina e dei crescenti contrasti con l’Occidente.
Nel vertice tra le due potenze infatti si è proprio parlato della guerra in Ucraina e delle tensioni mondiali che l’avanzata russa sta causando. Nonostante la Russia abbia concordato con la Cina per una “soluzione pacifica” nella guerra in Ucraina, i rapporti con il mondo occidentale rimane sempre incrinato, tra l’occupazione russa in Ucraina e le sanzioni occidentali.
Anche la Cina, sebbene si sia sempre dimostrata l’ago della bilancia dei rapporti geopolitici tra l’Occidente e l’Oriente, è stata accusata dalla diplomazia americana di sostenere la guerra e l’occupazione della Russia in Ucraina. Nonostante ciò, Pechino ha dichiarato la volontà di perseguire “la pace, la stabilità e la prosperità nella regione e nel mondo”, riferendosi tanto all’Ucraina quanto alla guerra in Medio-Oriente.
Convergenza di interessi tra Putin e Xi Jinping
Le dichiarazioni ufficiali e il documento congiunto rivelano un’allineamento quasi totale su molte questioni di politica estera da parte di Putin e Xi Jinping. Putin ha sottolineato il sostegno russo alla proposta di pace di Xi sull’Ucraina, mentre Xi ha elogiato l’approccio indipendente della Russia sulla scena internazionale. Tuttavia, dietro alla retorica di amicizia, emergono anche distinzioni sottili e interessi divergenti.
L’amicizia di questi due paesi non è sicuramente una scoperta dell’ultimo momento. la Russia è fortemente dipendente dagli accordi economici presi, negli ultimi anni, con la Cina. La collaborazione tra Putin e Xi Jinping riguarda il petrolio – il cui 20% di quello usato dalla Russia è importato dalla Cina -, ma anche la milizia armata. L’industria bellica russa dipende notevolmente dalle risorse cinesi, i principali fornitori di armi e tecnologie avanzate.
Dalle analisi condotte negli ultimi anni, l’amicizia tra Putin e Xi Jinping nasconde dietro una dipendenza del primo nei confronti del secondo, proprio per la macchina economica che la Russia riesce ad alimentare grazie al sostegno cinese. D’altro canto, anche la Cina è fortemente interessata a quest’alleanza, in quanto la Russia è uno sbocco necessario per arrivare in Europa e allargare così il sogno di un nuovo impero cinese. Un esempio è sicuramente il progetto della Via della Seta, sia marittima sia terrena, che Xi Jinping sta portando avanti dal 2013 e che connetterebbe la Cina al resto dell’Asia e dell’Europa attraverso strategiche alleanze.
Economia e diplomazia
I colloqui tra Putin e Xi Jinping si sono concentrati anche sulle relazioni economiche e commerciali, con discussioni su settori come l’automotive e l’energia. Il contesto delle crescenti minacce di sanzioni ha sollevato interrogativi sulla solidità di questo partenariato in un momento di crisi geopolitica.
La Russia è importante per la Cina ma può essere anche un’insidia. Xi Jinping non vuole essere sanzionato, né colpito dalle accuse americane o europee. Il leader cinese infatti procede con molta cautela nei confronti di Putin. Mentre la Cina si impegna a sostenere una soluzione politica per l’Ucraina, le sue azioni economiche e diplomatiche suggeriscono una cautela nei confronti di un coinvolgimento diretto nel conflitto russo. Questo equilibrio tra interessi nazionali e aspirazioni globali continua a definire la complessa dinamica tra le due potenze.
Il nuovo ordine
Nonostante i segnali di solidarietà e cooperazione, resta da vedere se l’amicizia tra Putin e Xi Jinping potrà resistere alle pressioni geopolitiche e alle sfide interne ed esterne. Con il mondo che osserva da vicino, il destino di questa partnership rimane incerto mentre le tensioni globali continuano a crescere.
La visione del mondo e dei nuovi imperi di Putin e Xi Jinping sono però molto simili, e questo li rende grandi amici. Non si minacciano a vicenda, possono essere comuni alleati e hanno lo stesso piano di cambiare l’ordine internazionale che si fonda sulla potenza occidentale. Nella stessa piazza Tienanmen, simbolo tanto di rivolte quanto di repressione del governo comunista cinese, si è parlato di nuovi ordini e nuovi attori mondiali. Hanno parlato in maniera pacifica, con l’unico obiettivo di convincere i popoli che sono loro i nuovi leader che porteranno stabilità nel mondo.
Allo stesso modo, sono due ex imperi che puntano a diventare nuovi imperi, seppur in maniera più globalizzata e collaborativa. Xi Jinping, ancora di più di Putin, mira a una stabilità nei rapporti con tutto il mondo, mantenendosi sempre neutrale e per la pace. Intanto però sta portando avanti il nuovo progetto di gigantismo economico e geopolitico, che sta decisamente cambiando le influenze nel mondo.