Dopo l’attentato a Nizza ci sono stati i classici confronti molto accesi sui social, il problema è che manchiamo di soluzioni concrete e realizzabili
IL PREMIER ESPRIME SOLIDARIETÀ ALLA FRANCIA
La politica come è consuetudine diventa protagonista per la strage di Nizza sui social. Matteo Renzi si limita a riscrivere la frase del Presidente francese Francois Hollande: “La Francia piange, è addolorata, ma è forte e lo sarà sempre di più dei fanatici che oggi vogliono colpirla”, mentre Matteo Salvini, il leader del carroccio su Facebook non usa mezzi termini: “Ormai le preghiere non bastano più, occorrono le maniere forti”.
LA LEGA INIZIA LA SUA BATTAGLIA POLITICA
Il deputato, Gian Marco Centinaio, capogruppo della Lega al Senato, sempre su Facebook, usa parole forti: “Non tutti i musulmani sono terroristi, ma tutti i terroristi sono musulmani. L’Islam non è una religione di pace”. E ribadisce: “Solo odio e disprezzo per chi ha colpito ancora una volta. Ci hanno proclamato guerra da troppo tempo ma noi, civiltà europea molle e senza spina dorsale, subiamo indifferenti. Adesso arriveranno i soliti buonisti; i gessetti colorati; i je suis; le bandiere della Francia listate a lutto; la Boldrini; le fesserie di Renzi e Alfano. Un altro senatore leghista, il presidente del Copasir, Giacomo Stucchi, invece, twitta: “Riflettiamo: stop incremento foreign fighters occidentali non è necessariamente segnale positivo, diventano ‘internal fighters’ terroristi”.
LA DESTRA INTERVIENE NELLO SCONTRO
Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, scrive: “Ancora sangue sulle strade d’Europa, ancora vittime innocenti. Basta ipocrisie. Siamo in guerra, non possiamo restare a guardare”. Maurizio Gasparri, vicepresidente del Senato, incita: “leggi speciali a livello globale contro il terrorismo” con “verifiche capillari nelle comunità islamiche in Occidente” e azioni militari in Libia e in Nigeria “senza esitazioni, senza ipocrisie o ambiguità”.
“Bisogna anche bloccare flussi continui e incontrollati di immigrazione, che alimentano caos e tensioni. Non possiamo farci massacrare arrendendoci alla follia dei fanatici. Li dobbiamo affrontare e sgominare”, conclude Gasparri.
Il leader dei Conservatori e Riformisti, Raffaele Fitto, definisce “vigliacchi” gli attentatori e scrive: “Solo dei codardi possono progettare una follia del genere: un camion che travolge la folla durante la festa nazionale del 14 luglio. Il mondo si stringa in un patto contro il terrore. Dobbiamo reagire, ci sono portatori di odio anche fra le persone che ospitiamo in Europa. Vanno identificati”.
IL PD RICORDA LA RIVOLUZIONE FRANCESE MA CI VOGLIONO I FATTI
All’interno del Pd Roberto Speranza si limita a postare su Facebook il dipinto della Marianna francese, mentre Deborah Serracchiani, vicesegretario del partito, twitta: “A Nizza un altro vile attacco al cuore d’Europa. Libertà, uguaglianza e fraternità sono anche i nostri valori, che non potranno mai scalfire”. Anche Arturo Scotto, capogruppo di Sinistra Italiana alla Camera, su Twitter ricorda la Rivoluzione francese “I simboli, la festa, la memoria. Terroristi colpiscono Francia perché odiano valori della rivoluzione francese: uguaglianza, fraternità, libertà”.
Il ministro Marianna Madia, invece, si limita a scrivere “La Francia non è sola” .
Alla fine dopo questa strage, tutti siamo vicini alla Francia ma la vera domanda è: Quando inizieranno azioni concrete da parte della classe dirigente al di fuori degli slogan fatti sui social?
Sfortunatamente questa domanda non sembra ancora aver avuto nessuna risposta.
Matteo Ghilardi