“La felicità porta fortuna”, un film indipendente inglese del 2008, diretto da Mike Leigh, parla di Pauline, detta Poppy, una maestra di scuola elementare che vive a Londra. Trentenne allegra e spensierata, si gode la vita con tutte le gioie e i dolori che essa comporta.
Il film si apre con Poppy che cerca di instaurare una conversazione con il commesso di un negozio, ma invano. Egli è un uomo cupo, di poche parole, che appare irritato dalla felicità e dall’ottimismo di Poppy. Un mostro? No, solo una delle numerose persone messe a dura prova dalla vita, inasprite dal corso degli eventi, che non riescono a godere delle piccole gioie che la vita è in grado di offrirci. Poppy, dal canto suo, preserva il suo buonumore anche quando, uscita dal negozio, scopre che le hanno rubato la bici.
La giovane divide un appartamento con la sua amica Zoe, che è anche una sua collega. Insieme all’amica e a sua sorella Suzy, Poppy trascorre serate spensierate, all’insegna del divertimento e del buonumore. Molto amata dai suoi alunni grazie al suo carattere giocoso, la giovane insegnante escogita ogni giorno nuovi modi per farli divertire. Una sorta di Pollyanna, insomma. Quel che Poppy ci insegna è che la felicità porta altra felicità, e che non importa quante volte la vita ci mette alla prova: bisogna rialzarsi sempre e comunque, mostrando il nostro sorriso più bello.
Un giorno, la giovane incontra Scott, un insegnante di scuola guida che sembra essere la sua nemesi. Scott ha grossi problemi relazionali, è emotivamente dipendente da sua madre, è sempre di pessimo umore e reagisce con disprezzo all’esuberanza di Poppy. Quest’ultima, però, non demorde, e cerca di scalfire la superficie di cinismo dell’insegnante, il quale arriva a confidarle indirettamente di essere stato vittima di bullismo da ragazzino.
Per tutta la durata del film, non si può fare a meno di innamorarsi di Poppy e del suo stile di vita, fino a desiderare di essere come lei. Ovviamente la giovane non ha una vita perfetta, ma è intenzionata a viverla a 360 gradi, assaporandone ogni momento. Ci sono molte scene da citare, tra le quali spicca la dolorosa visita dal fisioterapista, che però non sembra scalfire il buonumore della ragazza, che scherza per tutto il tempo nonostante il dolore. Oppure la scena in cui Poppy, incurante di quello che le sta dicendo Zoe, è intenta a rimirare l’orizzonte, godendo della bellezza di un cielo londinese spesso grigio e uggioso.
La felicità porta fortuna? Sicuramente essere felici ed esibire un sorriso vero, che coinvolge tutti i muscoli facciali, aiuta molto. Poppy è un’autentica eroina della vita, sempre pronta al sorriso e con una parola gentile per tutti. Ci sono tante Poppy sparse per il mondo, e se ce ne fossero di più esso sarebbe sicuramente un posto migliore.