Cercasi disperatamente Sebastian Vettel. Quello vero però, non la brutta copia che da troppo tempo non è più in grado di domare la Ferrari numero 5, collezionando prestazioni deludenti e infarcite di errori.
L’INIZIO DELLA CRISI
Il sedicesimo posto di Silverstone, con annesso tamponamento a Verstappen, è il punto più basso di una parabola discendente iniziata un anno fa. All’epoca, il tedesco aveva vinto il Gran Premio d’Inghilterra e sembrava lanciato verso la conquista del titolo mondiale. Ma due settimane dopo, sulla pista di Hockenheim, Seb finì a muro a pochi giri dal termine, quando era al comando della gara, lasciando il successo a Lewis Hamilton. Lì è iniziata la crisi, anche in coincidenza della scomparsa di Sergio Marchionne. La seconda parte del campionato 2018 si è rivelata un calvario. La perdita di competitività della vettura e altri errori da matita blu, sia del pilota, come quello di Monza, che della squadra, hanno dato il via libera ad Hamilton verso la vittoria iridata.
IL DISASTRO DEL 2019
Niente, però, a confronto della prima parte della stagione 2019. I numeri parlano chiaro. In dieci gran premi, Sebastian Vettel ha ottenuto la miseria di quattro podi (due secondi e due terzi posti), con rari lampi come quello del Canada, dove la vittoria è sfumata per una penalità dovuta a una manovra giudicata azzardata nei confronti di Hamilton, che in classifica ha ben cento punti in più rispetto al rivale, avendo vinto sette delle dieci gare disputate fin qui.
I TANTI PROBLEMI DA RISOLVERE
Cosa non funziona? Praticamente tutto. Le prestazioni di Vettel sono spesso sottotono, sia in prova che in gara. I problemi della vettura, che nei test invernali era parsa molto più competitiva di quanto non si sia poi dimostrata, paiono lontani dalla soluzione. La squadra lo difende ma anche il feeling con il box non sembra più quello dei tempi migliori, e non a caso non sono mancati errori di strategia al muretto. Ad aumentare la pressione contribuiscono poi le prestazioni dell’altro ferrarista, Charles Leclerc, che negli ultimi tre gran premi è rimasto davanti al tedesco sia in prova che in gara, ed ha conquistato a Silverstone il quarto podio consecutivo, portandosi a soli tre punti in classifica dal compagno di squadra e candidandosi ormai al ruolo di primo pilota Ferrari.
GLI SCENARI FUTURI
Una situazione che sta alimentando molte speculazioni sul futuro di Seb. Il suo contratto con la scuderia di Maranello scade a fine 2020, ma non viene più esclusa la possibilità di un addio anticipato. Dove potrebbe andare Vettel e chi prenderà il suo posto in Ferrari è al momento più un’ipotesi di fantamercato che qualcosa di concreto. Si vocifera di un possibile ritorno alla Red Bull, con Verstappen magari a Maranello, ma potrebbe addirittura essere Hamilton a salire sulla Rossa.
DINO CARDARELLI