Il pittore francese Henri Matisse affermava che “la creatività richiede coraggio” ma anche una giusta dose di intelligenza emotiva.
Gli psicologi dello Yale Center for Emotional Intelligence (New Haven Connecticut) hanno studiato quanto l’ambiente scolastico influenzi la capacità creativa dei ragazzi.
I risultati dimostrano che gli studenti più “coraggiosi” nel mostrare la propria originalità frequentano un contesto scolastico basato sul rispetto della diversità, sulla possibilità di esprimere le proprie opinioni e sulla motivazione.
Perché la creatività richiede coraggio?
Ogni atto creativo è contornato da una grande quantità di emozioni forti: gioia, entusiasmo ma anche paura e ansia di essere giudicati e non apprezzati.
L’intelligenza emotiva è la capacità di gestire le proprie sensazioni negative e positive con il giusto equilibrio trasformandole nel “coraggio” di essere se stessi.
Per essere creativi è quindi necessario rompere le barriere del pregiudizio e accettare il rischio di essere diversi.
Per valutare il livello di intelligenza emotiva e coraggio degli studenti in relazione al clima scolastico, i ricercatori dello Yale Center hanno posto ai ragazzi alcune domande, dopo avergli assegnato un compito creativo.
“Vale la pena osare?”. “Quale rischio pensi correre?”. “Pensi di essere in grado?”
Attraverso le risposte fornite dagli intervistati gli psicologi del Connecticut hanno riconosciuto tre tipi di “intelligenza emotiva e di coraggio”.
“PAURA DEL GIUDIZIO”
Gli studenti di questo gruppo si sono dimostrati particolarmente preoccupati per le “conseguenze sociali”.
L’incapacità di gestire le sensazioni di ansia e paura per il rischio di essere derisi e mal giudicati dai propri compagni o dagli insegnanti causava nei ragazzi il “blocco della creatività”.
“MEGLIO COMPETENTI CHE ORIGINALI”
Molti studenti hanno preferito restare fedeli alla “zona di confort” ritenendo più importante la competenza (ciò che è provato è vero) piuttosto che sviluppare qualcosa di nuovo e unico.
Inoltre, per sentirsi più al sicuro, hanno chiesto ai professori di fornirgli uno schema preciso da seguire durante lo svolgimento del compito.
Questi due atteggiamenti caratterizzati da bassa intelligenza emotiva e mancanza di coraggio erano associati a un clima scolastico “negativo” dove pettegolezzi e giudizio erano molto frequenti.
“FIERO DI ESSERE DIVERSO”
Per questo gruppo di studenti la creatività fa parte della propria identità. La condivisione delle proprie idee innovative e originali ha maggiore importanza dell’apparire “preparati e bravi”.
Dotati di una spiccata intelligenza emotiva hanno trasformato le emozioni nel coraggio di esprimere la propria unicità e fantasia.
Gli studenti più creativi facevano parte di un “clima scolastico positivo” caratterizzato da relazioni di rispetto tra insegnanti e compagni, motivazione, riconoscimento e possibilità di esprimere liberamente le proprie opinioni.
L’importanza dell’ambiente scolastico
Jessica Hoffmann e colleghi dello Yale Center hanno le idee chiare riguardo la responsabilità della scuola sulla creatività dei ragazzi.
“Gli insegnanti devono aiutare gli studenti a lavorare sulle proprie emozioni e a diventare più coraggiosi senza paura del giudizio e del risultato.”
- Per fare questo è inoltre necessario offrire ai giovani un clima scolastico sereno basato sul rispetto della diversità, la valorizzazione di relazioni positive e sulla libertà di espressione.
Ci aspettiamo che la politica scolastica ascolti le parole dei ricercatori e aiuti finalmente i giovani studenti a diventare artisti straordinari.
Silvia Mulas