Nella giornata di mercoledì’ 27 settembre, l’agenzia di stampa ufficiale KCNA dichiara che la Corea del Nord ha inserito nella propria costituzione lo status di “potenza nucleare”. La decisione preoccupa i Paesi occidentali, i quali temono la realizzazione di nuovi test nucleari nordcoreani, che non vengono effettuati dal 2017
L’agenzia KCNA riporta le parole dette dal leader della Corea del Nord:
“La politica di costruire una forza nucleare della RPDC (Repubblica Popolare Democratica di Corea) è stata stabilita in modo permanente, come legge, e nessuno può aggirarla in alcun modo”
L’Assemblea popolare suprema della Corea del Nord ufficializza lo status di potenza nucleare
Kim Jong-un, ha annunciato tale decisione durante una riunione dell’Assemblea popolare del Paese tenutosi nei giorni 26 – 27 settembre 2023.
I test atomici condotti dalla Corea del Nord tra il 2006 e il 2017 (in totale 6), erano alla base di una decisione annunciata circa un anno fa. Si sottoscriveva, infatti, la volontà del Paese coreano di rendere il suo status di potenza nucleare irreversibile.
La svolta è arrivata proprio ora. Di fatto, l’inclusione nella costituzione dello status di potenza nucleare, ufficializza e da piena autorità al Paese di effettuare attacchi nucleari preventivi se mai dovessero emergere minacce che ledono il regime attualmente in vigore in Corea del Nord.
Le accuse del leader coreano mosse contro l’ipotetica “versione asiatica nella NATO”
Durante l’Assemblea, Kim Jong-un ha mosso accuse verso la Corea del Sud, gli Stati Uniti e il Giappone, sostenendo che queste 3 potenze sono in procinto di creare un’alleanza militare triangolare che ha paragonato a una “versione asiatica della NATO”.
Kim Jong-un ha affermato che la minaccia di questa alleanza è sempre più “reale” e, per rispondere preventivamente a tale rischio, è necessario che la Corea del Nord acceleri la modernizzazione del suo armamento nucleare in modo tale da continuare ad avere un vantaggio nella strategia di deterrenza.
Inoltre, il leader nordcoreano ha voluto precisare l’importanza di rafforzare la produzione di armamenti nucleari e “diversificare i tipi di attacchi atomici”, come riportato dall’ KCNA.
La risposta del Giappone
Nella giornata di giovedì, la portavoce del governo giapponese, Hirokazu Matsuno, ha definito le dichiarazioni del leader nordcoreano inaccettabili:
“Lo sviluppo di armi nucleari e missili da parte della Corea del Nord minaccia la pace e la sicurezza del nostro paese e della comunità internazionale”.
E successivamente ha aggiunto:
“Collaboriamo con gli Stati Uniti, la Corea del Sud e il resto della comunità internazionale in modo che le decisioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e la completa denuclearizzazione della Corea del Nord siano messe in pratica”.
I test vietati della Corea del Nord
La Corea del Nord ha eseguito una serie di test vietati durante tutto l’arco temporale del 2023. L’ultimo risale al 13 settembre, quando Kim Jong-un ha condotto un test con due missili balistici a corto raggio, poco prima che partisse per andare a partecipare ad un vertice con il presidente russo, Vladimir Putin.
Questa visita del leader nordcoreano in Russia, la prima all’estero dopo la pandemia, ha intensificato le paure dei Paesi occidentali. Tali timori risiedono nella possibile volontà di Putin e Kim Jong-un di sfidare le sanzioni concludendo un accordo sulle armi.
Mosca, di fatto, sarebbe interessata ad acquistare armamenti nordcoreani per fronteggiare la guerra in Ucraina, mentre Pyongyang vorrebbe aiuti per migliorare il suo progetto missilistico.
Al mese scorso, invece, risale un tentativo di spedizione in orbita di un satellite spia.
Per concludere, il 2 settembre scorso, la Corea del Nord ha eseguito una “simulazione di attacco nucleare tattico” con finte testate atomiche collegate a due missili da crociera a lungo raggio, come riportato dalla KCNA.
Andrea Montini