Non tira aria buona in casa Google. La grande azienda dovrà infatti pagare alla Commissione Ue ben 1,49 miliardi di euro.
Il motivo? Aver abusato della sua posizione dominante con la piattaforma AdSense nel settore della pubblicità per motori di ricerca.
Si tratta della terza multa che in poco tempo Google deve pagare a causa delle clausole restrittive che imponeva nei contratti con siti di parti terze impedendo così ai competitors di offrire le loro pubblicità negli stessi siti.
Una cattiva condotta che secondo Margrethe Vestager, commissario della concorrenza “ è durata dieci anni e ha impedito alle altre aziende di competere sul merito e innovare”.
Una situazione diventata insostenibile per molti che con questa policy non stanno più lavorando quanto potrebbero. Secondo i dati forniti dallaCommissione Europea, Google è stato l’attore più potente nel settore raggiungendo una quota di mercato superiore al 70%.
Le regole Google dal 2009
L’azienda ha iniziato da marzo 2009 a sostituire le clausole di esclusiva con altre che vengono chiamate ‘Premium Placement’. Questo sistema ha costretto gli editori dei siti web a dare più spazio nelle pagine dei risultati di ricerca agli annunci Google richiedendo la presenza di un numero minimo di annunci. Inoltre l’azienda ha fatto includere nei contratti delle clausole che impongono ai siti di ottenere un permesso scritto di Google prima di poter cambiare il modo in cui vengono visualizzati i banner pubblicitari dei competitors.
La risposta di Google
“Abbiamo già introdotto una serie di cambiamenti ai nostri prodotti per rispondere alle preoccupazioni della Commissione. Nei prossimi mesi, introdurremo ulteriori aggiornamenti per incrementare la visibilità dei nostri concorrenti in Europa. Siamo sempre stati d’accordo sul fatto che mercati sani e prosperi siano nell’interesse di tutti”, ha dichiarato Kent Walker, SVP Global Affairs di Google.
Ma di cosa si tratta?
Tutti i siti d’informazione, giornali online, siti per viaggi e blog usano quasi sempre le funzioni di ‘ricerca integrata’. Una volta che l’utente esegue una determinata ricerca il sito web mostra sia i risultati della ricerca sia gli annunci pubblicitari che compaiono vicino ai risultati di ciò che si è cercato. Google in queste dinamiche funge da intermediario per AdSense ( che fornisce annunci ai proprietari dei siti web).Così facendo l’azienda diventa a tutti gli effetti un’agenzia pubblicitaria che interagisce virtualmente tra inserzionisti e proprietari di vari siti web che vogliono avere lo spazio pubblicitario nei lati delle pagine internet visitate dagli utenti.
Eleonora Spadaro