Disturbare il canto della Xylella: la nuova tattica per impedirne la riproduzione

Xylella

Disturbare il “canto d’amore” della sputacchina, l’insetto vettore della Xylella, causando confusione sessuale e impedendone la riproduzione. Questa potrebbe essere la nuova frontiera della lotta alla fitopatia.

Disturbare il ‘canto d’amore’ delle sputacchine per controllare la popolazione dell’insetto vettore della Xylella, fastidiosa in un periodo ben preciso, ovvero ad agosto. In questo mese le femmine emettono richiami per attirare un partner con cui accoppiarsi. Si potrebbe adottare la lotta biologica della confusione sessuale contro il dilagare della fitopatia. Essa ha colpito il 40% della regione, provocando più di 1,6 miliardi di danni al patrimonio olivicolo della Puglia. E’ quanto rende noto Coldiretti Puglia, dando notizia dello studio di Biotremologia per il futuro controllo sostenibile della sputacchina, vettore di Xylella fastidiosa.

Un progetto contro la Xylella

Il lavoro è frutto di una collaborazione nel progetto XF-ACTORS tra Università di Trento, CIHEAM Bari e Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige. Hanno studiato le forme di comunicazione tra le sputacchine usando la biotremologia. Quest’ultima è una branca nuova dell’entomologia, analizza i segnali vibrazionali e il loro effetto sul comportamento degli insetti – spiegano i ricercatori su InfoXylella – permettendo di sviluppare strategie agricole eco-compatibili per il controllo di insetti dannosi.

A cosa serve il canto della Xylella?

Il maschio, emette vibrazioni entrando nella fase adulta in primavera, la femmina aspetta la fine dell’estate per “cantare”. Questo “duetto” fondamentale per la riproduzione della specie, permette al maschio di localizzare la compagna. La femmina, produce un segnale di rifiuto se un maschio l’approccia in primavera o se cerca di accoppiarsi senza averla corteggiata in estate. Alcune femmine sono state registrate durante un corteggiamento o alla presenza di un maschio. Le femmine iniziano a chiamare, rispondere e riprodursi con il maschio quando nei loro ovari ci sono le prima uova, dal mese di agosto. Man mano che la stagione va avanti, la maturazione delle uova aumenta, e sempre più femmine emettono vibrazioni per cercare un compagno con il quale accoppiarsi. Dunque, qualsiasi tecnica di confusione sessuale vibrazionale che vada a interferire con la comunicazione tra maschio e femmina sarebbe sufficiente solo se effettuata dopo agosto.




A cosa porterà lo studio?

“Lo studio è ancora in corso e certamente porterà ad evidenze scientifiche essenziali per la lotta all’insetto vettore. E’ evidente da anni l’importanza della ricerca scientifica nella lotta alla Xylella Fastidiosa che va sostenuta dando una stretta al finanziamento per le attività di ricerca dei laboratori, monitoraggio e campionamento grazie ai 10 milioni stanziati dal Piano per la Rigenerazione olivicola”, conferma Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia. Nell’area infetta, sono stati contaminati 183mila ettari e 21 milioni di alberi. “I fondi UE per monitoraggi e test di campionamento 3 milioni di euro per tutto il territorio italiano e per altri 7 patogeni della stessa categoria, sono solo briciole”, continua il presidente Muraglia.

Ci vuole la prevenzione fitosanitaria

Ricerca, monitoraggio, analisi di laboratorio e pratiche di prevenzione fitosanitaria sono attività basilari, dal momento che non si è trovata ancora una cura per la batteriosi, per l’individuazione dei focolai nei primissimi stadi della infezione – aggiunge Coldiretti Puglia – su piante sensibili e la successiva rimozione secondo legge, così come il controllo della presenza di potenziali vettori contaminati, restano l’unica soluzione per ridurre la velocità di avanzamento della infezione. L’efficacia e sistematicità è garanzia per le aree indenni della Puglia e delle regioni limitrofe, anche puntando sulle tecnologie innovative di monitoraggio remoto.

“Negli anni passati Coldiretti Puglia ha chiamato alle armi anche ANAS, Demanio, Sindaci e Assessori dei Comuni delle aree di contenimento e cuscinetto, perché nelle zone delimitate infetta, cuscinetto e di contenimento sono obbligatorie le pratiche di prevenzione fitosanitaria per la lotta all’insetto vettore, la sputacchina, mentre nella zona indenne sono fortemente raccomandate. La prevenzione non può essere obbligatoria e a carico dei soli agricoltori, rimasti soli dal 2014 a creare un fronte contro l’avanzata della Xylella”, conclude il presidente Muraglia.

 

Cosa fa di preciso l’insetto vettore e chi è?

In Puglia ci sono 3 insetti vettori della Xylella: Philaenus spumarius, Philaenus italosignus e Neophilaenus campestris. Il più efficace è il Philaenus spumarius ( “sputacchina media”). L’insetto si nutre succhiando la linfa dalla vegetazione tenera della pianta (germogli). Si infetta nutrendosi da pianta infetta e trasferisce il batterio alle altre piante attraverso le punture di alimentazione. La sputacchina nasce sana e si infetta (acquisisce il batterio) solo nutrendosi da pianta infetta, resta infetta per tutta la sua vita fino alla morte.

I provvedimenti devono essere urgenti

La grandezza del problema riguardante la Xylella, la  rilevanza economica per la coltura per l’intero territorio regionale e l’obbligatorietà che impone la normativa fitosanitaria comunitaria e nazionale in caso di ritrovamento di patogeni da quarantena, impongono scelte e provvedimenti oltremodo urgenti, anche in considerazione – conclude Coldiretti Puglia – della diffusione della malattia che, dopo aver causato il disseccamento degli ulivi leccesi ha intaccato il patrimonio olivicolo di Brindisi e Taranto, arrivando in provincia di Bari, con effetti disastrosi sull’ambiente, sull’economia e sull’occupazione.

Francesca Danila Toscano

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