Da pochi anni è nata la sigaretta elettronica usa e getta. Aromatizzata a gusti di ogni tipo e a bassissimo costo, ammicca in modo velato a un pubblico giovanissimo. A guidare il business c’è Zhang Shengwei, l’imprenditore cinese che in pochissimo tempo ha creato un impero.
Zhang Shengwei e Heaven Gift
Heaven Gift nasce nel 2007 sotto la guida di un uomo conosciuto come Wayne (Zhang Shengwei) e, all’inizio, operava come distributore ed esportatore di prodotti cinesi di vaping. Dal 2014, però, Zhang ha investito in tutta la catena di produzione, occupandosi in particolare di sigarette elettroniche usa e getta, fino a creare un giro di affari enorme e basato quasi esclusivamente sulle esportazioni.
La lungimiranza Zhang è stata proprio nell’investire sul mercato estero diventando in breve tempo uno dei maggiori produttori di sigarette elettroniche del mondo. Nel 2022, infatti, la Cina ha vietato la vendita interna di sigarette elettroniche aromatizzate facendo crollare alcuni colossi del settore. La Heaven Gift, invece, si è abilmente destreggiata tra le regolamentazioni dei vari Paesi stranieri (Stati Uniti e Gran Bretagna su tutti) facendo fortuna.
Le sigarette elettroniche, nate come alternativa più salutare di quelle tradizionali, hanno visto una crescita esponenziale negli ultimi anni, complici anche gli aromi di ogni tipo di cui dispongono: pink lemonade, blue cotton candy, raimbow candy. Il contraltare, tuttavia, è che proprio questi aromi dolci e caramellosi attirano un pubblico sempre più giovane. Inoltre, il fatto che siano acquistabili facilmente online fa sì che anche i minorenni possano acquistarle e consumarle senza alcun problema, anche in Italia. E questo è il motivo per cui molti Paesi stanno provando limitarne la diffusione. Tuttavia non è semplice, e se un governo autoritario come quello cinese può permetterselo, non è lo stesso per i governi liberal-democratici occidentali dove, non a caso, Zhang sta facendo i suoi migliori affari. In Ungheria, ad esempio, le sigarette elettroniche usa e getta sono ufficialmente illegali ma, allo stesso tempo, estremamente diffuse.
USA e UK: il principale mercato di Zhang
Negli Stati Uniti, la Food and Drug Administration (FDA) ha imposto alcune limitazioni, ad esempio sono stati vietati tutti gli aromi. Tuttavia è stato commesso un clamoroso errore: tale divieto è valido solo per le sigarette elettroniche tradizionali e non per quelle usa e getta che, quindi, stanno dilagando. Heaven Gifts, inoltre, continua le sue vendite senza avere i permessi perché la FDA non ha l’autorità per sanzionare o intentare cause contro aziende straniere. Cinque dirigenti del vaping cinese, infine, hanno dichiarato che la violazione delle regole della FDA da parte di Heaven Gifts è prassi comune.
In Inghilterra, invece, sembra che Heaven Gift stia facendo le cose “per bene”. Non per paura di incorrere in sanzioni ma perché il regolamento britannico è più permissivo e consente, di fatto, la vendita di sigarette elettroniche aromatizzate. Anche qui, ovviamente, il vaping giovanile è cresciuto a dismisura e i prodotti che vanno per la maggiore tra gli adolescenti sono proprio le sigarette elettroniche usa e getta commerciate da Zhang.
Perché le sigarette elettroniche usa e getta hanno tanto successo tra i giovani?
A rispondere a questo quesito è Becky Freeman, professoressa di salute pubblica dell’Università di Sydney, in Australia. Anche l’Australia, infatti, sta assistendo a un forte incremento del consumo di questi prodotti soprattutto tra i giovani.
“Le vendite di sigarette elettroniche usa e getta sono esplose perché secondo gli utenti hanno un buon rapporto qualità-prezzo. E, quando si tratta di un gruppo di ragazzi, ognuno mette a disposizione un po’ di soldi e le si condivide. È il prodotto giusto al prezzo giusto, e lo si può trovare in tutti i gusti”.
Sembra, inoltre, che spesso la concentrazione di nicotina in queste sigarette superi di molto il limite consentito (in Italia il 2%). Se a questo si aggiunge il fatto che le sigarette elettroniche usa e getta contengono i sali di nicotina che agiscono più velocemente, ecco che la dipendenza è assicurata.
Alcuni tentativi verso un mondo smoke free
Il primo Paese ad agire concretamente per diventare smoke free è stata la Nuova Zelanda e aveva fatto notizia. Le motivazioni? Il tabagismo ha costi troppo elevati in termini di salute pubblica, gravando troppo sulle casse dello Stato. Purtroppo, però, ha fatto altrettanto notizia la clamorosa inversione a U del nuovo governo. Anche la Gran Bretagna ha intrapreso il percorso per diventare smoke free e, al momento, sembra che non ci siano cambi di rotta in vista. L’ultimo Paese ad aver adottato limitazioni per il fumo è la Francia: sarà vietato fumare nei parchi pubblici e in prossimità delle scuole e, inoltre, il governo vuole vietare la vendita di sigarette elettroniche usa e getta proprio perché consumate soprattutto dai più giovani. Infine, sembra che anche l’Italia si stia adoperando per adottare misure nello stesso senso. Vi terremo aggiornati.