In Cina, la politica del figlio unico è stata in vigore dal 1979 al 2015. Questa legge ha creato enormi problemi socio demografici i cui risultati si fanno sentire ora più che mai.
A tal proposito, si è cercato di riparare ai danni in vari modi. L’ultima singolare proposta, la strategia dei due mariti, arriva dal professore Yew-Kwang Ng, insegnante di economia presso l’Università Fudan di Shanghai. Il professore ha esposto il suo pensiero nella rubrica “How to be Happier” (“Come essere più felici”) su NetEase Finance. L’idea è che il governo cinese dovrebbe permettere alle donne di avere più mariti, due per l’esattezza.
La strategia dei due mariti
La strategia dei due mariti gioverebbe in particolare all’esigenza e alle difficoltà della popolazione maschile di trovare una moglie, oltre che alla nascita di più figli. Yew-Kwang Ng sostiene che “la definizione tradizionale di matrimonio consiste in due persone, un maschio e una femmina… Dal momento che molti paesi hanno legalizzato i matrimoni tra persone dello stesso sesso, noi [la Cina] dovremmo abbandonare la seconda parte della definizione e permettere a una donna di avere multipli mariti”. Ha ancora sostenuto che è realistico per una donna avere due mariti in termini di performance sessuale e lavori di casa.
Two-husband strategy may be a remedy for China’s one-child policy, professor posits https://t.co/a14B2Ai4iy
— The Washington Post (@washingtonpost) June 10, 2020
L’articolo del professore ha suscitato molta indignazione sul web, in particolare molte persone hanno risposto che la funziona della moglie non si riduce al rapporto sessuale e che alcuni termini usati da un esperto come lui sarebbero densi di sessismo, paragonando le donne alla stregua di macchine.
Un po’ di storia: La politica del figlio unico
La politica del figlio unico è stata introdotta Cina nel 1979 da Deng Xiaoping. La legge era semplice: impedire alle donne di avere più di un figlio. Il motivo era il contrasto dell’esponenziale crescita demografica del paese. In pochi anni l’incremento demografico diminuì drasticamente. La legge venne poi allentata negli anni Novanta, richiedendo una tassa ai genitori che avevano più di un figlio. Dal 2015, il governo cinese ha abolito la politica del figlio unico inserendo la politica del secondo figlio.
Le motivazioni del cambiamento
Perché il governo cinese ha cambiato la legge permettendo alle famiglie cinesi di avere due figli? I motivi sono diversi. Prima di tutto la gestione delle nascite ha provocato un netto invecchiamento della popolazione, fattore che si ripercuote sulla presenza di manodopera e persone in età lavorativa. Il secondo elemento ha origini culturali. Le famiglie cinesi tradizionalmente avevano una preferenza per i figli maschi. Questa predilezione spesso si è tradotta in aborti illegali di feti femminili, generando un profondo squilibrio tra la popolazione maschile e femminile attuale. Secondo i certificati di nascita citati dal professore Yew-Kwang Ng, lo squilibrio in alcune città cinesi è addirittura di 117 ragazzi ogni 100 ragazze. La media nazionale si aggira intorno a 105 ragazzi ogni 100 ragazze. Questa differenza comporta un problema per gli uomini di trovare moglie e la situazione tenderebbe a peggiorare in futuro. Il terzo elemento è la forte presenza di cittadini fantasma, che per la legge non esistono. Infatti, per evitare sanzioni della legge del figlio unico, a partire dagli anni Novanta molte famiglie non hanno registrato i secondogeniti all’anagrafe. Questi bambini sono, quindi, cresciuti senza documenti e oggi non possono usufruire dei servizi pubblici nazionali.
Congrats to the crew of #OneChildNation on its 5 Critics’ Choice Documentary Award nominations, including Best Documentary Feature, Best Director and Best Editing. pic.twitter.com/NioYYrhOFF
— One Child Nation (@OneChildNation) October 14, 2019
Alla ricerca di una soluzione
Il governo di Pechino si interroga da tempo su come spingere le famiglie a fare più figli. I colpi di slogan propagandistici indirizzati alle famiglie per invitarle ad avere un secondo figlio non sembrano aver sortito gli effetti sperati. In molti hanno richiesto aiuti e sostegno anche per le madri single così da costruire un servizio all’infanzia universale. Intanto, la discussione se permettere o no alle donne single di congelare i loro ovuli è stata anche discussa durante le Due Sessioni, ma molte donne sono ancora in attesa di un risultato.
Noemi Rebecca Capelli